Esami di maturità, defezioni nelle commissioni: è caccia ai supplenti last minute

Mercoledì 21 Giugno 2023 di Filomena Spolaor
Continuano le defezioni nelle commissioni d'esame

VENEZIA - Continuano le defezioni nelle commissioni d’esame.

Molti commissari e presidenti si dichiarano malati e anche ieri è tornata la caccia ai supplenti “last minute”. «Sono arrivati certificati medici di docenti che domani sarebbero dovuti venire per la sorveglianza esami – ha raccontato un commissario dell’istituto Pacinotti – Perfino un docente residente in centro Italia ha mandato un certificato con reperibilità in Sicilia».

Anche al Luzzatti ieri mancavano commissari esterni e nei giorni scorsi aveva rinunciato all’incarico il presidente di una commissione. Assenze si sono registrate anche in altre scuole e nel polo scolastico di Mirano. Fonte di disagio sono soprattutto gli abbinamenti delle commissioni, che operano su comuni molto distanti tra loro. Alcuni docenti e dirigenti scolastici, li definiscono “assurdi”, proprio perché sono costretti a spostarsi con i propri mezzi da sedi diverse nella Città metropolitana. Soprattutto per gli istituti tecnici e professionali sono accoppiati classi di stessi indirizzi di studio, anche se appartengono a scuole lontane.

Un commissario interno di una commissione di esame del Luzzatti lo è anche di una classe dell’istituto tecnico Marconi di Cavarzere. «Per fortuna – racconta il docente – ieri il presidente della commissione ha deciso che non saranno i comissarsi interni a spostarsi da Mestre a Cavarzere, ma lui farà la spola con tutta la documentazione necessaria insieme ai comissarsi esterni indicati. E a Mestre lo sostituirà il vicepresidente nominato. Le commissioni spezzate tra scuole distanti creano difficoltà, perché i docenti devono correre avanti e indietro. L’opinione generale è basata su sul risparmio e soprattutto sulle paghe dei presidenti».

Il presidente di commissione si deve organizzare, in modo che sia assicurata nelle due sedi di servizio la sorveglianza per le prove scritte. Di solito presidente e vicepresidente si separano, portandosi un commissario e gli interni che aiutano. «Tanti anni fa facevano commissioni di una sola classe – spiega Luigi Zennaro, presidente provinciale dell’associazione nazionale presidi (ANP) – adesso per ridurre la spesa le commissioni sono di due classi con indirizzi omogenei, anche per anche nominare meno commissari. Il problema è chi va veramente agli esami, come dimostrano le numerose defezioni di quest’anno. Alcuni presidenti di commissione sono già in pensione, perché nei tre anni successivi al pensionamento possono fare domanda, se motivati».

Il carico relativo agli spostamenti è sulle spalle dei presidenti e dei commissari esterni. «Con questo sistema gli orali per i ragazzi dureranno di più – commenta un altro commissario interno del Luzzatti – Quando i commissari esterni saranno a Cavarzere, noi a Mestre saremo bloccati, perché si prolungano tempi e orari». Per quanto riguarda i commissari interni, come mostra la tabella pubblicata, il compenso per la partecipazione alla commissione è di 399 euro. E quello correlato alla distanza del luogo di residenza o servizio dalla sede di esame è di 171 euro lordi. Come evidenzia il quadro B, il profilo del commissario interno corrisponde al personale nominato che raggiunge la sede di esame in non più di 30 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci. 

Ultimo aggiornamento: 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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