Stretta sul decoro: Il sindaco vieta bivacchi, costume in strada e pipì all'aperto

Domenica 7 Agosto 2022 di Giuseppe Babbo
A Eraclea, come succede in altre località turistiche del litorale, costume permesso solamente in Spiaggia
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ERACLEA - La scusa del “bisogno” fisiologico urgente non basterà più, il Comune vieta di usare gli spazi pubblici come siti di deiezione. E’ uno dei tre punti contenuti nella nuova ordinanza urgente per la tutela del decoro urbano firmata nei giorni scorsi dal sindaco Nadia Zanchin.

Vietato dunque fare la pipì a lato delle strade, magari lungo la pineta. Ma con lo stesso provvedimento è vietato circolare o sostare nelle strade, nelle vie, nelle piazze cittadine, in tutti gli altri luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto urbano, negli esercizi commerciali, in tenuta balneare o a torso nudo, ad esclusione delle aree adibite alla balneazione. Tradotto non si potrà più passeggiare a torso nudo, in abiti minimali o perizoma, abitudini molto diffuse soprattutto quest’estate.


BIVACCHI
Come se non bastasse, secondo il provvedimento, sarà vietato anche bivaccare e disporre giacigli nelle strade, nelle piazze, nei parchi e nelle aree pubbliche, sulle soglie di edifici pubblici e privati o di chiese, nelle aree o pertinenze di esercizi commerciali, nonché nelle aree di costruzioni private di cui non se ne abbia la disponibilità a qualsiasi titolo. «Non siamo bacchettoni – spiega il sindaco Nadia Zanchin – ma in tutto il territorio comunale, in particolare a Eraclea mare, si verificano spesso comportamenti che vengono avvertiti dalla maggioranza delle persone come atti contrari al decoro e alla decenza tipici del normale convivere civile, sulla scorta delle norme etiche che rappresentano il patrimonio della civiltà attuale. Le segnalazioni sono numerose e riguardano varie situazioni e più zone del territorio».


LE LAMENTELE
«Residenti, ma anche ospiti, lamentano un sensibile aumento dei comportamenti inosservanti e irrispettosi delle regole sul decoro e sul rispetto degli spazi comuni e comunali provocando disagi e criticità anche sotto l’aspetto igienico-sanitario - continua la sindaca -. Sono situazioni che perdurano da tempo e, oltre a costituire una causa di disagio e malessere, rappresentano un elemento di valutazione negativa, con conseguenti ripercussioni sull’immagine e sull’offerta turistica, e recano disturbo ai cittadini e pregiudizio per la quiete pubblica». Da ciò l’ordinanza firmata nei giorni scorsi. «A chi contesta il divieto a circolare in tenuta balneare in città, dicendo che abbiamo la spiaggia naturista del Mort – conclude la prima cittadina – rispondo che quello che avviene al Mort è tutto fuorché naturismo. In ogni caso assicuro che i controlli non mancheranno». 

Ultimo aggiornamento: 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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