Venezia, ladri scatenati a Rialto e Campo San Gallo: turisti derubati, cassonetti pieni di carte di credito e portafogli

Sabato 6 Agosto 2022 di Michele Fullin
Venezia, raffica di borseggi a turisti e residenti: «Ci hanno aggredito». Le zone più a rischio
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VENEZIA - Portafogli per strada e vicino ai bidoni della spazzatura. Quello dei borseggi a Venezia è un altro di quei settori che sono tornati alla grande ai livelli del 2019. E forse anche di più, poiché mai come in questi giorni si sono sentite tante segnalazioni di persone alleggerite del portafogli da bande che hanno invaso la città in massa. Per lo più si tratta di persone conosciute e che hanno collezionato fogli di via obbligatori a raffica. Purtroppo però, come spesso accade in Italia, quei documenti valgono la carta con cui sono stati stampati, se non addirittura meno. Nessuno li controlla, nessuno li manda via. E Venezia è destinata a tornare in cima alle capitali dei furti denunciati.

Tra l'altro, le denunce rappresentano una minoranza degli episodi effettivi, poiché i turisti non hanno il tempo di passare una settimana in commissariato, alla stazione carabinieri o alla sezione della polizia locale.

Ladri a Venezia: le zone più pericolose

Da questa settimana è cominciata una escalation di episodi che ha pochi precedenti: alle bande di borseggiatrici rom di nazionalità croata e bosniaca si sono affiancate le ben più pericolose bande di uomini, per lo più rumeni, che non perdono l'occasione per attaccar briga con chi li scopre o chi li ostacola. E in questi giorni di divise in città se ne vedono poche, eccettuato piazzale Roma e San Marco, così a rompere le uova nel paniere dei borseggiatori sono rimasti i Cittadini non distratti che, in quanto volontari, non possono fare altro che disturbare i tentativi di furto ed eventualmente far fermare le persone colte in flagrante.

«Abbiamo cominciato la mattina di giovedì con un mucchio di carte di credito e documenti trovati in campo San Gallo - racconta uno di loro - rubati a un veneziano. Nello stesso tempo un ceffo cercava di prelevare al vicino sportello bancomat. Ci siamo fatti riconoscere e lui ha cercato di aggredirmi prima a parole e poi con i fatti. Non ci sono cascato, ma comunque ho chiamato i carabinieri, che sono venuti anche a visionare le telecamere di sorveglianza. Poi il trio ha incontrato un altro dei nostri e lo ha quasi aggredito. Questa gente è pericolosa e non è possibile che giri tranquilla quando ha il divieto di stare in città. È tutta gente fermata, identificata e munita di foglio di via».

In città ci sono anche le bande femminili, ma quando ci sono i rumeni queste girano al largo perché si tratta di gente che non ha difficoltà a menare le mani. Erano presenti alla fermata del 2 a Rialto dove i turisti fanno i biglietti alle macchinette: al momento giusto li spingono e portano via i soldi o le carte. Fermano anche bambini e disabili. Nei vaporetti ci sono bande specializzate che girano in continuazione e poi seguono i gruppi nelle direttrici principali della città e, quando si presenta l'occasione (sui ponti o nelle callette), colpiscono senza pietà. In serata, i Non Distratti hanno potuto dire di aver sventato diversi borseggi e recuperato parecchi portafogli e documenti. Ma sono stanchi e avviliti. Tanti di loro fanno questo volontariamente da trent'anni senza nessun riconoscimento e, anzi, ricavando parecchie rogne.

Borseggi a raffica: intervengono i Non distratti

«Ci sono volte che chiamiamo le forze dell'ordine, chiediamo di controllare delle persone che sappiamo aver rubato - continua il Non Distratto - e sa cosa succede? Che identificano noi invece dei borseggiatori. Facciamo di tutto per disturbare questi reati, ma se non si attiva la macchina delle forze dell'ordine la città finirà in mano alla delinquenza. È per questo che a breve faremo qualcosa di eclatante, sarà una sorta di ultimo appello. Se non ci saranno in giro squadre a tutela dei cittadini e dei turisti, appenderemo anche noi le scarpe al chiodo». Scarpe molto consumate, oltre a molte cicatrici fisiche e morali che in tanti anni hanno lasciato il segno.

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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