Dolo. Ex Veneto City, 140mila metri quadrati dedicati alla logistica: allarme traffico, scatta il doppio altolà

Giovedì 7 Dicembre 2023 di Sara Zanferrari (ha collaborato Anna Cugini)
Ex Veneto City, 140mila metri quadrati dedicati alla logistica: allarme traffico, scatta il doppio altolà

DOLO - Fumata nera ieri mattina a Dolo, in Conferenza dei servizi, per il progetto di lottizzazione nell'area "ex Veneto City", che ha ricevuto il parere negativo sia della Soprintendenza che della Città Metropolitana.

Un progetto che prevede oltre 140mila metri quadrati di superficie coperta dedicata alla logistica, ed ha come ente gestore e utilizzatore finale Unicomm Spa, ovvero Emisfero Ipermercati, Famila e Mega per le medie superfici, C+C Cash&Carry per l'ingrosso, Hurrà per i discount, A&O per i negozi di prossimità.

MOBILITAZIONE

È da quando le ruspe hanno cominciato a lavorare che il territorio si sta mobilitando contro una previsione pressoché certa di aumento del traffico tra Riviera del Brenta e Miranese, peraltro già in serie difficoltà. La Soprintendenza ha bocciato il progetto dal punto di vista paesaggistico, Città Metropolitana anche su quello dei trasporti. «Abbiamo dato parere negativo sotto l'aspetto sia ambientale che viabilistico spiega il consigliere Paolino D'Anna per Città Metropolitana, in una nota letta durante l'incontro indetto dall'Unione dei Comuni. Siamo molto attenti a questi temi e attualmente c'è anche un tavolo aperto in Prefettura sulla viabilità». Presenti all'incontro, aperto al pubblico, anche il sindaco e il funzionario del Comune di Pianiga, Massimo Calzavara e Alberto Nardo, il sindaco di Mirano Tiziano Baggio, un paio di comitati, cittadini vari e figure politiche del territorio.

IL NO DI PIANIGA

Massimo Calzavara ha portato le istanze dei propri concittadini, uscite il giorno precedente in Commissione edilizia e urbanistica che aveva incassato il parere contrario al progetto da maggioranza e minoranza all'unanimità. «Pianiga è intervenuta in quanto siamo molto preoccupati per la viabilità commenta Calzavara . Non entro nel merito di scelte urbanistiche di 20 anni fa, ma ho invitato il sindaco di Dolo Naletto a fare "massa critica", portando il tema in Conferenza dei sindaci, cercando così tutti insieme di trovare con la Regione una soluzione per il traffico e l'ambiente».

I DUBBI DI MIRANO

Ringrazia Naletto anche il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, "per aver organizzato questa conferenza dei servizi che rappresenta un atto di massima trasparenza per un intervento che andrà ad impattare fortemente su un territorio già in forte difficoltà". E prosegue baggio: «Sono cosciente che questo intervento rappresenti una grande opportunità di sviluppo del territorio, che però si realizzerà in un complesso ampio che insisterà sul casello autostradale di Mirano-Dolo già fortemente congestionato. L'ho detto in modo chiaro che, come Comune, siamo insoddisfatti dal punto di vista della viabilità, senza entrare nel merito delle scelte urbanistiche di Dolo che non ci competono. Ho apprezzato ampiamente anche la posizione del proprietario di sospendere le procedure in corso per approfondire proprio questi temi. È certamente una opportunità da non sprecare, ma che vorremmo si concretizzasse senza ulteriori danni al territorio. Abbiamo manifestato contrarietà non pregiudiziale, essendo Mirano uno dei comuni che verrà più coinvolto da questo intervento. Non possiamo ignorare la complessità di quest'opera».

LA SOCIETÁ

L'ingegner Andrea Berro per conto della società proponente Protea, proprietaria dell'area, dichiara: «Al tavolo sono giunti numerosi pareri da parte degli enti sovracomunali competenti, in buona parte positivi. Sono emersi alcuni elementi da approfondire, in particolare segnalati dalla Soprintendenza e dalla Città Metropolitana di Venezia. Proprio per questo Protea ha chiesto una sospensione dei lavori della conferenza per poter cogliere al meglio le osservazioni giunte. Nel frattempo, continuano i lavori di realizzazione delle vasche di laminazione così come concordati, necessari per rendere l'area sicura dal punto di vista idrogeologico. Evidentemente le condizioni meteo e la necessaria cautela dovuta alla giusta attenzione per eventuale presenza di reperti archeologici, stanno imponendo un tempo di scavo più lungo». In tutto questo, il Comune di Dolo prosegue sulla linea del "no comment", evitando di rilasciare dichiarazioni su un progetto che lo dovrebbe vedere in prima linea. Ma la questione è ancora lunga da definire.

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