Polo logistico al posto di Veneto City, l'allarme dei sindaci: «Saremo soffocati dal traffico, dove andranno i camion?»

Lunedì 13 Novembre 2023 di Sara Zanferrari
Polo logistico al posto dell'ex Veneto City, la denuncia dei sindaci: «Saremo soffocati dal traffico, dove andranno i camion?»

PIANIGA - Non cala l'attenzione sulla viabilità di Riviera e Miranese, già segnalati dai sindaci della conferenza al nuovo Prefetto Michele Di Bari il mese scorso, ma esacerbati ora dall'agitazione suscitata nei cittadini dalle ruspe sull'area ex Veneto City. E quella che risulta sempre più urgente è la necessità di mettere mano al piano viario del territorio e ritornare a discutere ai piani alti del casello dell'autostrada. «Che sia a Roncoduro o ad Albarea, il casello va fatto e tolto da Vetrego - dice il leghista Antonio Di Luzio, ex sindaco di Pianiga dal 1998 al 2008 - Era previsto a Roncoduro nel progetto originario del passante, che liberalizzava il tratto Dolo - Mestre, ma in corso d'opera hanno modificato il piano e spostato l'uscita a Vetrego, che non poteva e non può essere mantenuta così, con 5/6 porte di uscita che confluiscono tutte in un'unica strada scaricando il traffico sulla Riviera».

Poi attacca sull'area logistica in previsione: «Quando c'era il progetto Veneto City si poteva essere favorevoli o meno, però quello che si è fatto passare erroneamente, o volutamente, è stato il dibattito Veneto City sì o no, cemento contro verde e agricoltura, non sapendo, o non vedendo, che quell'area aveva una destinazione ben precisa, quella che oggi sta arrivando. Quindi il dibattito avrebbe dovuto essere Veneto City contro logistica. E' chiaro che arriverà più traffico e a maggior ragione bisogna pensare ad aprire uno sfogo all'autostrada. E a Mirano, che al tavolo Veneto City non aveva neanche voluto partecipare all'epoca, adesso se ne sta in silenzio totale, io dico auguri. Voglio vedere come faranno, se non ci sono alternative, per non far passare il traffico pesante per Scaltenigo».

FIESSO E DOLO

Anche il sindaco di Fiesso d'Artico, Marco Cominato, sempre Lega, rincara la dose: «Quando c'era Veneto City c'era un accordo: il progettista Endrizzi informava in corso d'opera i sindaci, c'era un controllo, adesso restano le destinazioni d'uso, ma senza una regia. Mentre Dolo sogghigna, tace e tira i soldi degli oneri, tutto il territorio si sobbarca i camion. Assistevo all'epoca (2011, n.d.r.) ai consigli con Alberto Polo in opposizione che diventava paonazzo, i sindacati con le bandiere No Veneto City, e nel frattempo hanno fatto la Nave de Vero, con le dimensioni che tutti conosciamo, e va tutto bene. E adesso?». La Lega a Dolo siede in opposizione con Paolo Carraro che ribadisce il concetto a sua volta: «Veneto City era un progetto fatto bene, hanno fatto di tutto per chiuderla e adesso vanno avanti con questoNon sono contro lo sviluppo, ma va portato avanti con le infrastrutture adeguate. In commissione non è ancora passato niente, non si sa nulla. Presenterò a breve un'interrogazione dove chiederò quello che mi chiedono i cittadini: Cosa verrà fatto su quell'area?'». A smorzare le polemiche interviene il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, pur rimanendo fermo nelle sue richieste a tutela della cittadinanza: «Ho vissuto anch'io la questione Veneto City e mi ero battuto sulla viabilità, avevo messo in guardia su quello che sarebbe potuto accadere e che ora sta accadendo. Negli ultimi anni nessuno ha parlato di viabilità, ben sapendo cosa doveva venire fuori. Adesso il casello lo vogliono mettere a Roncoduro? ad Albarea? Oppure fare l'arretramento della barriera, che mi pare sia già sul tavolo. Certo che io farò sentire la mia voce: ho chiesto già appuntamento in Regione e chiedo di essere ufficialmente chiamato in Vas. Mi auguro che si riesca a fare pressione su chi di competenza perché stanzi i soldi e ci faccia vedere una progettualità. Non verrà realizzato dall'oggi al domani, ci vorranno 4/5 anni prima che tutto vada in funzione? Ok, rimbocchiamoci le mani. Ora c'è la guerra a di chi è la colpa, io sono abituato a guardare i problemi e sentire i comuni limitrofi come è Mirano che ha il mio stesso problema».

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