VENEZIA - Botteghe artigianali, negozi di oggetti d'arte, profumerie e librerie tornano tra campi e calli: l'effetto della battaglia antipaccottiglia.
La bottega artigianale, il negozio di oggetti d'arte o la galleria così come la libreria o gli antichi alambicchi dei profumieri compaiono nuovamente tra calli e campi del centro storico di Venezia. E' l'effetto dei provvedimenti 'antipaccottiglia', negozi di pseudo souvenir che hanno invaso la città, a due anni dalla delibera comunale che ne limitava la proliferazione. A Ca' Farsetti l'assessore al Commercio e Attività produttive Sebastiano Costalonga e il comandante generale della Polizia locale Marco Agostini hanno dato conto del numero delle nuove attività nate e dei controlli eseguiti a seguito della delibera numero 26, del 26 aprile 2022, che ha di fatto stabilito dove possono aprire le nuove attività.
NUOVE ATTIVITA'
«La loro tipologia, seguendo un preciso elenco di codici Ateco, che ha permesso il contrasto della piaga del «apri/chiudi» di attività di vendita di oggetti di scarsa qualità, che ha contrastato al contempo l'evasione fiscale.