MESTRE - Una foto scattata non in piena notte ma a mezzogiorno a Mestre da un lettore de Il Gazzettino passato davanti alla pensilina Actv di via Carducci, quella tra il Simply e la fontana.
Un uomo seduto sulla panchina della fermata del bus, che dorme dopo qualche birra di troppo. Una coperta, fogli di giornale sulla seduta e per terra. Una sacca e una valigia di chi è senza casa. Altro che lotta al degrado.
«Poco prima erano in tre o quattro - racconta il lettore -. Sono sempre lì, a quella fermata, per proteggersi dal freddo dopo che hanno tolto le panchine di piazzale Sicilia. Ma ormai quella pensilina è "casa loro". Chi aspetta l’autobus se ne resta a debita distanza».
Chi pensava di risolvere il problema dei bivacchi in centro togliendo le panchine davanti al Simply o in piazzale Sicilia (dove su indicazione del Comune hanno perfino messo le recinzioni di cantiere attorno ai portabiciclette di fronte a Villa Erizzo, dove i senza dimora si erano accampati) è servito.
E per "spostare" la presenza dei barboni, il Servizio Senza dimora dell’assessorato alla Coesione sociale sta promuovendo in questi giorni il potenziamento del "Centro diurno" a Ca’ Letizia, in via Querini, ora aperto quattro pomeriggi e un paio di mattine alla settimana.
Evidentemente tutto questo non basta ancora, e i militanti di Forza Nuova la notte scorsa hanno promosso una "passeggiata per la sicurezza" tra via Vallon, viale Garibaldi, via Ca' Rossa, via San Donà e viale Don Sturzo, definite "zone di spaccio e criminalità". «Le nostre sono vere e proprie sentinelle pronte ad avvisare le forze dell'ordine in caso di presenze moleste, presso le abitazioni o i negozi» spiegano i militanti che hanno lasciato volantini nelle cassette della posta delle abitazioni di Carpenedo.
Fermata del bus come un bivacco
e Forza Nuova manda le sentinelle
Mercoledì 2 Dicembre 2015
di Fulvio Fenzo 
