Cortellazzo. Vettorello, lo chef delle star e della Mostra del Cinema apre il nuovo ristorante "Tino Jesolo": «Qui celebro il Veneto»

Venerdì 30 Giugno 2023 di Giuseppe Babbo
Cortellazzo. Vettorello, lo chef delle star e della Mostra del Cinema apre il nuovo ristorante "Tino Jesolo": «Qui celebro il Veneto»

JESOLO - Un rilancio gourmet per Cortellazzo, dopo le brutte notizie delle chiusure degli ultimi tempi: Tino Vettorello, il celebre chef delle star e dei grandi eventi internazionali, lancia la sua sfida decidendo di scommettere sulla città balneare. O meglio, sullo storico borgo affacciato sul Piave, una zona famosa per la sua eccellenza enogastronomica e che ora punta a consolidarsi ancora. È qui infatti che Vettorello, sempre inseguendo la linea del Piave, ha aperto il suo terzo ristorante, il “Tino Jesolo” per l’appunto, che segue il Villa Soligo a Farra di Soligo e il Traghetto a Roncadelle. Ora, invece, la scelta di arrivare sulla foce del Piave, con il taglio del nastro del nuovo locale avvenuto ieri sera alla presenza di ospiti esclusivi ma anche del governatore Luca Zaia e del sindaco Christofer De Zotti, giusto per marcare la portata dell’evento. 

Nuovo ristorante

Di cuore, ma non solo, la scelta che ha portato il maestro di cucina, famoso per l’organizzazione dei servizi esterni, dal Festival del Cinema di Venezia (inventando il famoso Rombo alla Clooney) alle Olimpiadi invernali, in città. «Jesolo rappresenta la mia infanzia – spiega Vettorello –, dopo Treviso qui mi sento a casa.

Questa è una città che rappresenta davvero molto e poi qui troviamo tutto il Veneto. Tra i miei ospiti ci sono anche turisti, ma soprattutto residenti veneti che a Jesolo trascorrono le loro vacanze. Lavorare qui è motivo di grande soddisfazione, anche per il fatto di poter fare qualcosa di diverso al solito». Fondamentale, e assolutamente non casuale, la scelta di aprire il locale proprio a Cortellazzo, rafforzando tra l’altro in questo modo anche il progetto sostenuto dal Comune e dal Consorzio JesoloVenice che vedono nell’enogastronomia un motivo per sostenere l’offerta turistica. «Ho seguito la linea del Piave arrivando alla foce – dice ancora lo chef –. Questa zona della città era famosa per la sua eccellenza, poi c’è stato un periodo diciamo un po’ buio mentre da alcuni anni è iniziato il riscatto. Io voglio dare il mio contributo, ovviamente portando la mia filosofia. Il locale è stato restaurato seguendo il mio pensiero. E lo stesso concetto naturalmente viene applicato al menù».

E ciò significa piatti esclusivamente a base di pesce con estrema attenzione alle materie prime. «Mi piace sperimentare – conclude lo chef -, quindi guardo all’innovazione e alla rivisitazione, ma la base di partenza rimangono le tradizioni. È ovvio che ricerca e qualità viaggiano di pari passo. Diciamolo pure: la mia proposta è considerata una celebrazione del Veneto».

Ultimo aggiornamento: 19:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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