Cloe Bianco, nessuna istigazione al suicidio della prof transgender: la Procura di Belluno archivia

Mercoledì 14 Dicembre 2022
Cloe Bianco
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BELLUNO - Nessuna responsabilità o istigazione al suicidio: la morte fu il risultato di una libera scelta. La Procura di Belluno ha archiviato il caso del decesso l'11 giugno scorso di Cloe Bianco, la docente trans 58enne di Marcon (Venezia) morta nel rogo della sua roulotte parcheggiata tra Auronzo e Misurina, nel Bellunese.

Nel suo blog l'insegnante aveva scritto: «Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato porrò in essere la mia autochiria. In quest'ultimo giorno ho festeggiato con un pasto sfizioso e ottimi nettari di Bacco. È il modo più aulico per vivere al meglio la mia vita e concluderla con lo stesso stile. Qui finisce tutto». Un suicidio che l'estate scorsa sollevò molte polemiche perchè Cloe, al secolo Luca Bianco, era l'insegnante transessuale che il 27 novembre del 2015 si presentò a scuola in abiti femminili e annunciò agli studenti dell'Istituto Scarpa-Mattei di San Donà che quella doveva essere per tutti la sua nuova identità. Quel coming out le costò provvedimenti disciplinari e un'ispezione da parte dell'Ufficio scolastico regionale. Tanto che dopo due anni lasciò l'insegnamento e di lei si persero progressivamente le tracce.

Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 21:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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