Malgioglio, concerto per Cloe: «Omofobia, norme più severe»

Lunedì 20 Giugno 2022 di Alberto Degan
Malgioglio, concerto per Cloe
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PADOVA - Una serata contro l'omofobia, una serata in memoria di Cloe Bianco. Il Padova Pride Village ha deciso di dedicare la sera di sabato all'insegnante transgender veneziana il cui suicidio, frutto delle discriminazioni subite sul luogo di lavoro e dalla società, ha scatenato l'indignazione della comunità Lgbtq. A lei Cristiano Malgioglio, ospite a sorpresa, ha dedicato il suo concerto, mentre parole durissime sono arrivate dal deputato Alessandro Zan all'indirizzo dell'assessore regionale Elena Donazzan, che aveva definito Cloe Bianco (nata Luca): «Un uomo travestito da donna».


GLI ATTACCHI
A supporto dell'iniziativa sono stati invitati personaggi di spicco come Chloe Facchini, prima chef transgender della tivù italiana e attivista per i diritti civili oltre a Zan e Malgioglio.

La chef Facchini è stata la prima a salire sul palco e a raccontare la sua esperienza di vita: «La qualità di vita di una donna trans non potrebbe essere peggiore di com'è oggi. Ci considerano prostitute, non esseri umani che fanno un lavoro di tutti i giorni, come l'insegnante nel caso di Cloe». «Il caso di Cloe Bianco riguarda tutti, è stata emarginata dalle istituzioni ma anche da tutti noi: deridere, emarginare e umiliare le persone per quello che sono è gravemente sbagliato ha invece tuonato Alessandro Zan Chi ricopre un ruolo nelle istituzioni ha responsabilità maggiori: quando queste persone lanciano messaggi d'odio nella società, le conseguenze sono tra le più nefaste, perché possono far sentire legittimati gli odiatori a compiere questo tipo di violenze». Il deputato ha puntato il dito: «Basti pensare all'applauso scoppiato in Senato il 27 ottobre, dopo l'affossamento del Ddl che porta il mio nome: un urlo da stadio per aver fermato una legge di civiltà, un lasciapassare agli omofobi e ai violenti. Lungi da me il trovare relazioni tra la scelta di togliersi la vita di Cloe e l'assessora Donazzan. Però quest'ultima ha detto che Cloe avrebbe dovuto lasciare il lavoro, che avrebbe dovuto vergognarsi, oltretutto riferendosi a lei al maschile, perciò ferendola gravemente alla dignità e facendo di tutto per allontanarla dall'insegnamento. Consideriamo che stiamo parlando dell'assessora regionale alle Pari opportunità in una Regione di 5 milioni di abitanti. Una che dice queste cose è inaccettabile che ricopra ancora quel ruolo».


LO SPETTACOLO
A concludere la serata è stato Cristiano Malgioglio che, durante la sua performance ha lanciato un invito a unirsi contro l'omofobia. «Dobbiamo combattere ogni giorno contro questo cancro. L'onorevole Zan sta facendo un lavoro incredibile e io sono convinto che ce la faremo a far passare delle leggi più severe contro il bullismo» ha scandito.
Anche gli universitari di Udu Padova hanno ricordato Cleo con un presidio davanti al municipio. E le toghe di Magistratura Democratica, in un documento approvato all'unanimità nel congresso a Roma, hanno criticato la sentenza su Cloe: «La professoressa Bianco aveva chiesto nel processo che fosse riconosciuto il suo diritto a essere quella che sentiva di essere, di dichiarare che quello che lei era (una donna, non un uomo vestito da donna) e questo non rappresentava alcuna violazione degli obblighi del suo lavoro di insegnante. Nel processo ha avuto torto. È stata una decisione sbagliata, non moralmente o eticamente non condivisibile, ma giuridicamente sbagliata».

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 13:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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