Chioggia, allarme truffa del gas: Carlo riceve una chiamata da una sedicente operatrici poi la mail con la maxi bolletta da 639 euro

Martedì 20 Febbraio 2024 di Roberto Perini
Chioggia, allarme truffa del gas: Carlo riceve una chiamata da una sedicente operatrici poi la mail con la maxi bolletta da 639 euro

CHIOGGIA - L'avvocato Carlo Fornaro ha ricevuto per email una salatissima bolletta del gas fasulla, dopo essere stato contattato per telefono da una sedicente addetta alla fatturazione.
«È bene che tutti sappiano quel che mi è accaduto.

Io non ci sono cascato aggiunge ma la truffa era assai ben congegnata. Non so proprio come sarebbe andata a finire qualora avessi delegato la banca a pagare le bollette. Mi stupisce il fatto che i truffatori abbiano avuto a propria disposizione, oltre alla mia email, anche il numero del mio cellulare. Segno evidente che, prima di avermi chiamato, i malviventi si erano procurati tutti i miei recapiti riservati. Forse li avevano prelevati da qualche banca dati elettronica. In alternativa, potrebbero averli hackerati violando il mio computer oppure il mio smartphone».

Il fatto

Il fatto risale a qualche mese fa, ma il legale ha deciso di renderlo noto solamente adesso, nella ragionevole certezza dell'assenza di conseguenze. Fornaro si trovava nella propria abitazione quando il proprio telefono aveva cominciato a squillare. Attivata la risposta ed accostato l'apparecchio all'orecchio si era sentito chiamare per nome e cognome, assai gentilmente, da una sedicente addetta alle riscossioni che parlava in perfetto Italiano. «L'impiegata fasulla, con piglio professionale racconta l'avvocato - mi disse che avrei dovuto pagare 639,75 euro per il periodo compreso dal 1. gennaio al 28 febbraio dello scorso anno. Io le risposi di controllare bene perché ero proprio certo di non aver omesso alcun pagamento e che, comunque, la cifra mi sembrava esagerata». Per tutta risposta Fornaro si sentì rispondere che la cifra sarebbe corrisposta alla somma degli importi di alcune vecchie bollette non saldate a tempo debito e che avrebbe presto ricevuto la fattura per posta elettronica. La ricevette, infatti, puntualmente, alcuni giorni dopo. A destra rispetto al logotipo della società del gas, la bolletta riporta il numero di riferimento, la data di emissione ed un numero cliente non corrispondente, però, a quello vero dell'utenza.

Il pagamento sarebbe dovuto avvenire, per bonifico, mediante un accredito ad un codice Iban corrispondente ad un conto corrente di Bruxelles intestato ad una società la cui ragione sociale richiama assai realisticamente la società del gas. Assai singolare, la causale per il versamento: semplicemente il nome di una società a responsabilità limitata di Roma, effettivamente esistente, operante nel settore immobiliare. «Con ogni probabilità assicura Fornaro i truffatori avevano copiato la denominazione della ditta ed il relativo indirizzo dal suo sito internet». Altrettanto singolare il fatto che l'indirizzo di posta elettronica ed il numero del fax riportato sulla bolletta, per eventuali comunicazioni, corrisponda effettivamente ad una società appartenente ad un gruppo operante a livello internazionale specializzato in sistemi di informazioni creditizie, analisi ed avanzate soluzioni in ambito digitale per lo sviluppo del business e l'open banking.

Ultimo aggiornamento: 12:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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