Maxi bolletta del gas da 7mila euro e interruzione dell'utenza: «Ci hanno riattaccato la fornitura, ora vogliamo sapere cos'è successo»

Giovedì 19 Gennaio 2023 di Emiliana Costa
Maxi bolletta del gas da 7mila euro e interruzione dell'utenza: «Ci hanno riattaccato la fornitura, adesso vogliamo sapere cos'è successo»

ZERO BRANCO - MARGHERA - «Hanno riattaccato il gas dopo sette giorni al freddo. Ora i miei figli possono fare una doccia calda e mangiare un piatto di pasta bollente. Poi la prossima settimana abbiamo l’appuntamento per discutere della maxi bolletta da 7 mila euro in scadenza il 20 gennaio». È felice Marian Dimache, costruttore 47enne di origine romena residente da sei anni a Zero Branco, in provincia di Treviso.

Lui e la moglie Michela – titolare della pasticceria a Marghera “Le delizie di Dea” - possono tirare un primo sospiro di sollievo dopo sette giorni d’inferno senza gas in casa. Con due bambini di 10 e 12 anni da mandare a scuola. 

TORNA IL GAS

Dopo l’articolo pubblicato ieri dal Gazzettino sulla “bolletta pazza” di 6.914,35 euro ricevuta dalla famiglia Dimache, proprio ieri mattina l’utenza è stata riallacciata e il 47enne è riuscito a fissare un incontro con il referente regionale del fornitore Liquigas, per capire cosa sia successo.
«Siamo contenti - spiega Marian - la nostra storia ha avuto una grande eco ed è perfino stata tradotta sui giornali romeni. Ieri è intervenuto anche il sindaco di Zero Branco Luca Durighetto che ha parlato con il referente di Liquigas e alle 13 finalmente è stata riallacciata la fornitura. Non ci sembra vero poter tornare a lavarci con l’acqua calda. Mia figlia di 10 anni la prima cosa che ha voluto fare, tornata da scuola, è stata la doccia. Non voleva neanche mangiare, era felicissima».

BOLLETTA PAZZA

La questione della maxi bolletta, però, è solo rimandata e ironia della sorte proprio ieri mattina è stata recapitata alla famiglia Dimache un’altra “bollettona” da 568,22 euro in scadenza il prossimo 6 febbraio. «Quello che è successo - continua il costruttore - è ancora tutto da chiarire. Mercoledì 25 gennaio abbiamo l’appuntamento per iniziare le trattative. Io e mia moglie vogliamo capire se i due presunti conguagli da 7 mila euro e da 568 euro siano dovuti a un malfunzionamento dell’apparecchio elettronico che avrebbe dovuto inviare a Liquigas i dati del contatore. In quel caso, la colpa sarebbe dell’azienda e se ne dovrebbe fare carico. Anche perché, se fosse vero, mi sarebbero stati messi in conto consumi di anni fa con i costi attuali».
Per quanto riguarda invece l’interruzione dell’utenza per una settimana, sarebbe dovuta a due fatture scadute da 123 e 175 euro. «Quelle bollette - aggiunge Marian - non ci sono mai arrivate, ma appena ce lo hanno segnalato abbiamo pagato. Ora resta da chiarire l’origine dei presunti maxi conguagli».
Al Gazzettino, commentando la bolletta da 7 mila euro, la società aveva spiegato: «In merito alla prossima fattura di 6.914,35 €, Liquigas ha accertato che tale ammontare corrisponde al conguaglio del consumo effettivamente avvenuto a partire da gennaio 2021».
La prossima settimana, dunque, i Dimache inizieranno il confronto per venire a capo della questione “bolletta pazza”. Intanto, Marian e la sua famiglia tirano il primo sospiro di sollievo. E’ tornato il tepore nella loro casa.

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Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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