VENEZIA - Le bricole e dame esistenti in laguna sono circa 7mila 500, ma l’approssimazione è minima, ridotta alle decine. È il frutto dell’impegnativo lavoro di tecnici, cartografi e polizia lagunare del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche (che noi a Venezia continuiamo a chiamare sempre Magistrato alle Acque) chiamati a raccolta dal provveditore Roberto Daniele. Quest’ultimo è stato di parola: aveva promesso al Gruppo 25 Aprile e alle associazioni di diportisti che il censimento sarebbe stato ultimato entro l’8 di aprile e così è stato.
Il risultato del lavoro sono 26 grandi tavole sulle quali sono rappresentate le singole bricole e il loro stato di manutenzione: sono colorate di verde se sono a posto, giallo se hanno bisogno di manutenzione programmata e rosso se necessitano di una sostituzione immediata, che sono purtroppo circa un quinto del totale, vale a dire 1.500.
Sono queste ultime a suscitare preoccupazione fra i naviganti, perché gli spezzoni costituiscono un duplice pericolo: quelli galleggianti e quelli che rimangono infissi sul fondo.
Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 11:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il risultato del lavoro sono 26 grandi tavole sulle quali sono rappresentate le singole bricole e il loro stato di manutenzione: sono colorate di verde se sono a posto, giallo se hanno bisogno di manutenzione programmata e rosso se necessitano di una sostituzione immediata, che sono purtroppo circa un quinto del totale, vale a dire 1.500.
Sono queste ultime a suscitare preoccupazione fra i naviganti, perché gli spezzoni costituiscono un duplice pericolo: quelli galleggianti e quelli che rimangono infissi sul fondo.
