CEGGIA - Periodo nero per il territorio di Ceggia. Un 17enne di Cessalto ha rischiato grosso ieri pomeriggio, finendo per schiantarsi con la sua moto Suzuki contro il muro che delimita il terreno di Villa Franchin.
L'incidente
Il 17enne sarebbe rimasto cosciente in attesa dell’arrivo dei soccorsi, ma le ferite riportate erano importanti. Sempre secondo i testimoni sul posto, dopo essersi tolto il casco, era visibile molto sangue sul collo a causa di una profonda ferita, come anche al braccio. «Il ragazzo non riusciva a sollevarsi e a girarsi» ha riportato un altro giovane, anche lui intervenuto chiamando i soccorsi appena dopo l’accaduto «probabilmente per delle fratture alle gambe, ma per fortuna era cosciente». Sul posto si sono precipitati i sanitari del Suem 118, l’elicottero di Treviso Emergenza che ha elitrasportato il ferito all’ospedale dell’Angelo di Mestre, i vigili del fuoco di San Donà di Piave e i Carabinieri del comando sandonatese incaricati di effettuare i rilievi di legge e di raccogliere le testimonianze degli automobilisti intervenuti. Il tratto di strada è rimasto a lungo chiuso al traffico, per permettere i soccorsi prima e i rilievi poi. Il ragazzo è stato subito sottoposto ad accertamenti medici in ospedale, dove sarebbe giunto non in pericolo di vita. Quello di ieri è il terzo grave incidente che interessa l’area lungo la Provinciale 57 in soli tre mesi.
Il precedente
Appena 5 giorni fa, verso le 9.30 del mattino, l’incrocio di Pra’ di Levada era stato teatro di uno scontro tra un’Audi Q8 e una Ford Fiesta condotte rispettivamente da un 69enne di Musile di Piave e da una 54enne sandonatese. Quest’ultima era stata estratta dal veicolo dai pompieri del distaccamento di San Donà e affidata ai sanitari con un sospetto trauma toracico. Incidente dall’esito mortale, invece, era accaduto nella serata di martedì 23 maggio, quando un ragazzo di Caorle si era schiantato in scooter sempre contro il muro di Villa Franchin, in uscita dalla medesima curva. Tre anni e mezzo fa, lungo questa strada, un’inversione di marcia azzardata aveva causato un incidente mortale in cui perse la vita un cinquantenne di San Stino, padre di tre figli. Ancora prima, 20 anni fa, era stato un uomo di 60 anni a perdere la vita in uno scontro frontale a Pra’ di Levada.