Ok alla bretella ferroviaria per Tessera: in treno fino all'aeroporto. Ma il Comune frena

Venerdì 5 Novembre 2021 di Elisio Trevisan
Rendering: la stazione terminal della bretella ferroviaria

MESTRE - «Non farò l'assessore scendiletto di chicchessia non foss'altro perché anch'io vivo, assieme a decine di altre famiglie, nella zona attraversata dalla futura bretella ferroviaria, e questa mega opera pubblica da 500 milioni non potrà certo passare inosservata». Renato Boraso, assessore alla Mobilità del Comune, ricorda che il sindaco Luigi Brugnaro già due anni fa aveva ritenuto fondamentale che l'opera fosse seguita da un commissario, «unico modo per assicurare un progetto governato e rispettoso del territorio e della popolazione».
Ai toni trionfalistici con i quali Regione e Save, società che gestisce lo scalo intercontinentale Marco Polo, hanno accolto l'approvazione definitiva da parte del Cipess della bretella ferroviaria che collegherà l'aeroporto con la linea Venezia-Trieste, non corrispondono dunque uguali reazioni del Comune. Forse perché, dopo le Municipalità, è l'istituzione più vicina al territorio e alla gente che vi abita. E dal territorio, invece che soddisfazione, arrivano delusione, amarezza e possibili ricorsi al Tar: a questi ci stano pensando i cittadini di Tessera e di Dese, le zone più coinvolte dal passaggio della nuova infrastruttura, e non è escluso che ci sta pensando anche Italia Nostra, l'associazione ambientalista che più si è battuta non contro un collegamento ferroviario per l'aeroporto ma contro il progetto che è stato approvato, considerato devastante per l'ambiente e per il sito archeologico di Altino.

CAUTELA

Nemmeno la delegata del sindaco per le questioni aeroportuali, Deborah Onisto, accoglie con entusiasmo la notizia, «ma con un atteggiamento cauto. Solo dopo un confronto sui dettagli definitivi e sulla conoscenza delle disponibilità economiche messe in campo, per garantire a coloro che subiscono il maggior impatto le giuste compensazioni, potrò esprimere un giudizio compiuto. Mi rimangono, comunque, delle perplessità anche rispetto ai risvolti trasportistici, sulle differenze tra quello che è stato sottoposto alle istituzioni e quanto invece appare questi giorni dalle dichiarazioni ufficiali». La Onisto si riferisce ai treni che utilizzeranno la bretella: in origine è stata progettata per i convogli dell'alta velocità, ora la Regione parla esplicitamente di treni regionali e, in seconda battuta, anche di quelli dell'alta velocità.

Ma quasi 500 milioni di euro per un'opera destinata ai soli treni regionali sembrano un'esagerazione. La delegata del sindaco, ad ogni modo, si è già messa in moto per invitare nelle commissioni consiliari competenti il nuovo commissario per la costruzione della bretella, l'ingegner Vincenzo Macello: «Ho già attivato i doverosi contatti perché ci sia quanto prima un confronto con il commissario Macello».
Uno dei problemi che emergono in queste ore, però, è anche quello relativo al commissario nel senso che la nomina non c'è ancora e che il nome dell'ingegner Macello gira da mesi ma non è ufficiale.

MISTERO

«Ci auguriamo, siccome non risulta agli atti il nome di Macello o di un altro commissario, che sia davvero lui o che comunque ci sia davvero un commissario, che ne nominino uno al più presto perché è fondamentale per un'opera con un così grande impatto sul territorio - afferma infatti Boraso -. Forse non l'hanno ancora fatto perché, prima di questa accelerazione finale, sembrava che i 500 milioni venissero deviati su interventi di salvaguardia di un Paese così fragile a causa di frane, terremoti e altre disgrazie». Per l'assessore alla Mobilità, così com'è, il progetto creerà molti problemi e, per le contestazioni, ne incontrerà parecchi; e renderlo almeno potabile per i residenti e il territorio è un percorso che necessita, oltre che di un commissario, di «conoscere le modifiche apportate al percorso, invece sembra siano il quinto mistero di Fatima - aggiunge Boraso -.

E in secondo luogo istituzioni, abitanti, categorie economiche, Save e tutti gli altri soggetti coinvolti, devono sedersi attorno a un tavolo e finalmente trovare una soluzione condivisa».

Ultimo aggiornamento: 19:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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