Bretella ferroviaria per l'aeroporto, ore decisive. Marchi al premier Draghi: «Progetto necessario»

Giovedì 16 Settembre 2021 di Alberto Francesconi
Il tracciato della Bretella e l'area di via Litomarino che sarebbe interessata
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MESTRE-  Sono ore decisive per le sorti della bretella ferroviaria per l’aeroporto di Tessera. Dopo lo stop al progetto da parte dei Beni culturali, il ministero delle Infrastrutture ha demandato la decisione sull’opera al Consiglio dei ministri, che sarebbe prossimo a esprimersi in materia. Che il verdetto sia imminente, con un possibile ridimensionamento dell’opera che verrebbe esclusa dai collegamenti ad Alta velocità, pur mantenendo il percorso individuato, si evince dalla lettera che il presidente di Save Enrico Marchi ha inviato al presidente del Consiglio Mario Draghi, confutando le critiche espresse in questi giorni da Italia Nostra e da altre associazioni ambientaliste. Queste, com’è noto, contestano i rischi per la tutela ambientale e della gronda lagunare, l’impatto eccessivo dell’opera (e il relativo costo di 425 milioni di euro) che andrebbe a sacrificare anche la zona di Ca’ Litomarino con le sue architetture rurali di fine secolo.
Dopo aver ricordato l’impegno della società sul fronte della sostenibilità ambientale, Marchi sottolinea che il tracciato non riguarda l’area tutelata dall’Unesco, che si ferma all’altezza della statale 14. Ma è soprattutto sulla tutela del borgo di Ca’ Litomarino, sulle rive del Dese, che il presidente della Save si sofferma: «Le uniche costruzioni interferite - si legge nella lettera - sono tre e sono situate all’estremità est di Ca’ Litomarino a ridosso dell’attuale tracciato autostradale A57 “Raccordo Marco Polo”; di queste solo una è adibita ad abitazione civile, un’altra è una pertinenza ad uso garage e la terza è un immobile di proprietà di una società immobiliare (Renco Srl) che lo affitta saltuariamente per eventi, quest’ultima di proprietà di due trustee con sede a Milano». Viene inoltre escluso qualsiasi collegamento con il tracciato ferroviario per raggiungere Cortina in vista delle Olimpiadi del 2026, come paventato dalle associazioni, mentre si ricorda che la soluzione individuata è frutto di anni di studi volti anche a «contenere i costi e minimizzare gli effetti ambientali». In conclusione, Marchi si augura che il progetto del collegamento ferroviario con l’aeroporto «non venga in alcun modo interrotto o rallentato in quanto strategico e ricompreso nelle linee fondamentali del Pnrr nonché preordinato a generare indubitabili benefici ai territori ed all’ambiente di riferimento». 
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