VENEZIA - Un ponte maledetto. Così è chiamato dai gondolieri il ponte di San Moisè, uno dei più frequentati dell'imbuto marciano dai flussi turistici, manufatto in pietra che collega via XXII Marzo a piazza San Marco. Il ponte, infatti, è provvisto di passamano in metallo, ma non di ringhiere inferiori, tanto che gli spazi vuoti rappresentano un pericolo per bambini ed incauti turisti. Venerdì mattina, 5 novembre, verso le 11, si è verificato l'ennesimo incidente, tale da trasformarsi in possibile dramma, evitato solo per la prontezza e l'abnegazione del gondoliere Alessandro Ciampi, 51 anni, dello stazio Bauer Trinità, il quale stava attendendo in barca il suo turno di servizio. Una bambina francese di tre anni è sfuggita al controllo dei genitori e, infilandosi sotto il passamano del ponte, è precipitata in acqua nel rio dei Barcaroli, che verso il Canal Grande prende il nome di rio di San Moisè.
«Ho sentito tanta gente urlare - racconta il coraggioso pope - Per esperienza so che in caso di gente finita in acqua tutti gridano, ma nessuno fa niente. Ho visto quel fagottino dibattersi e galleggiare per via del piumino che portava addosso. Così mi sono immediatamente lanciato nel rio dalla gondola, e ho sollevato la piccola. Dietro di me si è tuffato anche un turista ed insieme abbiamo portato la piccola a riva, consegnandola al gruppo di francesi in fremente attesa. Sono stati attimi concitati. Ero fradicio, perciò me ne sono andato via subito a cambiarmi. Nessun eroismo o faccende del genere: ho fatto solo quello che dovevo, perché in quel momento ero là». Come si diceva, non è la prima volta che da quel ponte individui di diversa età finiscono in acqua, e non solo: i gondolieri raccontano di una turista anziana precipitata sopra la prua di una gondola, e di un altro bambino caduto in acqua sempre dalla sommità del manufatto, poco prima dell'inizio della prima ondata della pandemia. «Dopo questo ennesimo episodio - conclude Ciampi - come stazio Trinità abbiamo segnalato l'episodio alla polizia municipale. Gli spazi vuoti sulla sommità di quel ponte sono davvero pericolosi, anche perché vi sostano molte persone ed è percorso da quasi tutti i turisti che vengono in visita a Venezia». Pronta ad attivarsi in merito l'assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto: «Effettueremo subito un accertamento. Ad ogni modo l'amministrazione ha destinato una maggiore somma di denaro proprio all'indirizzo di interventi di manutenzione dei ponti, per eliminare barriere e pericoli».