Bimba di 3 anni cade in acqua dal ponte: gondoliere si tuffa e la salva

Domenica 7 Novembre 2021 di Tullio Cardona
Ponte San Moisè
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VENEZIA - Un ponte maledetto. Così è chiamato dai gondolieri il ponte di San Moisè, uno dei più frequentati dell'imbuto marciano dai flussi turistici, manufatto in pietra che collega via XXII Marzo a piazza San Marco. Il ponte, infatti, è provvisto di passamano in metallo, ma non di ringhiere inferiori, tanto che gli spazi vuoti rappresentano un pericolo per bambini ed incauti turisti. Venerdì mattina, 5 novembre, verso le 11, si è verificato l'ennesimo incidente, tale da trasformarsi in possibile dramma, evitato solo per la prontezza e l'abnegazione del gondoliere Alessandro Ciampi, 51 anni, dello stazio Bauer Trinità, il quale stava attendendo in barca il suo turno di servizio. Una bambina francese di tre anni è sfuggita al controllo dei genitori e, infilandosi sotto il passamano del ponte, è precipitata in acqua nel rio dei Barcaroli, che verso il Canal Grande prende il nome di rio di San Moisè.

Ciampi, udendo le urla che provenivano dal ponte affollato ed udendo il tonfo in rio, si è gettato immediatamente in acqua e dopo alcune bracciate ha raggiunto la piccola.

«Ho sentito tanta gente urlare - racconta il coraggioso pope - Per esperienza so che in caso di gente finita in acqua tutti gridano, ma nessuno fa niente. Ho visto quel fagottino dibattersi e galleggiare per via del piumino che portava addosso. Così mi sono immediatamente lanciato nel rio dalla gondola, e ho sollevato la piccola. Dietro di me si è tuffato anche un turista ed insieme abbiamo portato la piccola a riva, consegnandola al gruppo di francesi in fremente attesa. Sono stati attimi concitati. Ero fradicio, perciò me ne sono andato via subito a cambiarmi. Nessun eroismo o faccende del genere: ho fatto solo quello che dovevo, perché in quel momento ero là». Come si diceva, non è la prima volta che da quel ponte individui di diversa età finiscono in acqua, e non solo: i gondolieri raccontano di una turista anziana precipitata sopra la prua di una gondola, e di un altro bambino caduto in acqua sempre dalla sommità del manufatto, poco prima dell'inizio della prima ondata della pandemia. «Dopo questo ennesimo episodio - conclude Ciampi - come stazio Trinità abbiamo segnalato l'episodio alla polizia municipale. Gli spazi vuoti sulla sommità di quel ponte sono davvero pericolosi, anche perché vi sostano molte persone ed è percorso da quasi tutti i turisti che vengono in visita a Venezia». Pronta ad attivarsi in merito l'assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto: «Effettueremo subito un accertamento. Ad ogni modo l'amministrazione ha destinato una maggiore somma di denaro proprio all'indirizzo di interventi di manutenzione dei ponti, per eliminare barriere e pericoli».
 

Ultimo aggiornamento: 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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