Disposta la perizia sul "buco" del guardrail. Oggi l'autopsia sul corpo dell'autista, nulla osta alla famiglie per il rimpatrio delle salme

Giovedì 5 Ottobre 2023
Disposta la perizia sul "buco" del guardrail. Oggi l'autopsia sul corpo dell'autista, nulla osta alla famiglie per il rimpatrio delle salme

VENEZIA - È ancora a carico di ignoti il fascicolo sul grave incidente avvenuto martedì sera sul cavalcavia di Marghera, costato la vita a 21 persone. Lo ha dichiarato il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, annunciando che nel pomeriggio sarà eseguita l’autopsia sul corpo dell’autista del bus, Alberto Rizzotto, con l’obiettivo di capire se sia stato un malore che ha fatto perdere il controllo del mezzo, sul quale viaggiavano turisti che da Venezia stavano rientrando al campeggio Hu di Marghera.

L'autopsia è stata affidata all'istitito di medicina legale di Padova «ma gli esiti non arriveranno in tempi brevi», ha aggunto il procuratore. Le salme delle vittime sono state messe a disposizione dei familiari.

I feriti

«Continuiamo a sentire i feriti - ha spiegato Cherchi - ma va tenuto conto che hanno perso i parenti, sono in condizioni fisiche e psicologiche molto delicate. Cerchiamo di mantenere un atteggiamento di equilibrio tra le esigenze delle indagini e quelle di ciascuno».

Il guardrail

«Non abbiamo alcun elemento per trarre conclusioni sul guardrail, per questo ci serve una perizia». Lo ha detto il Procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, riferendosi al varco di servizio - circa un metro e mezzo - presente lungo il guardrail sfondato dal pullman precipitato a Mestre. Per il magistrato non risulta che qualcuno abbia definito «marcia quella barriera». «Sul guardrail - ha aggiunto - faremo tutte le attività del caso, iniziando da una consulenza tecnica, appena avremo trovato il soggetto idoneo per farla. Servono conoscenze tecniche, non giuridiche. Per ora non abbiamo acquisito documenti sulla rampa dal Comune».

«La giustizia non è show»

«La giustizia non è show». Così il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi alla fine i è congedato con i giornalisti al termine del breve punto stampa. «Le notizie spezzettate - ha detto - non aiutano il nostro lavoro e creano confusione». Il capo dell'ufficio giudiziario veneziano ha spiegato inoltre che per accelerare le indagini «tutte le perizie verranno eseguite contemporaneamente, nei limiti del possibile senza privilegiare un indirizzo rispetto ad altri, quindi i periti saranno chiamati ad esaminare il guardrail, il bus, la scatola nera del mezzo. Tutti elementi sotto sequestro». 

Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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