L'attrice Adriana Asti si trasferisce a Venezia, «i miei 90 anni tra impegno e leggerezza»

Sabato 1 Maggio 2021 di Riccardo Petito
L'attrice Adriana Asti si trasferisce a Venezia
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Ha scelto di festeggiare il suo novantesimo compleanno a Venezia, Adriana Asti, grande diva internazionale, che proprio nella città lagunare presto si trasferirà, visto l'incarico assunto dal marito Giorgio Ferrara di direttore artistico del Teatro Stabile del Veneto. «Venezia sarà un po' una scommessa, penso sia una città da affrontare tranquilli come l'acqua», scherza l'attrice, capace di trasmettere una gioiosa energia e affabilità.

Conversare con una figura che ha affiancato nel tempo nomi unici, basti citare Strehler, Visconti, Pasolini, De Sica, Buñuel o Bertolucci, significa ripercorrere la storia del teatro e del cinema. Un ulteriore e atteso tassello, Adriana Asti lo aggiungerà in autunno: proprio a Venezia, porterà in scena Spettri di Ibsen, per la regia dell'ormai acclamato talento di Damiano Michieletto.


Signora Asti, impossibile non iniziare dai suoi incredibili sodalizi artistici.
«Visconti è indimenticabile, sublime, molto attraente e affascinante, si dice spesso avesse un brutto carattere, ma risultava terribile solo con le persone da lui non ritenute all'altezza. Non ha mai prodotto nulla che non si connotasse per la massima qualità. Citerei poi Harold Pinter, o Strehler con il quale, portando in scena il suo celebre Arlecchino, ho girato il mondo: aveva un carattere bizzarro, ma gentile e geniale. Con Pasolini stavamo davvero bene assieme, ho frequentato anche la madre, che poi ho interpretato in Pasolini di Abel Ferrara».


Una sua intensa interpretazione, assai amata dalla critica, è stata la matriarca nell'acclamato La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana.
«Credo che Giordana abbia fatto una cosa bellissima, difficile saper proporre per la televisione un progetto così attraente e nel contempo colto, è stato un privilegio lavorare con lui».


Lei ha saputo attraversare, sempre con grande acume, anche anni connotati da un diffuso disimpegno cinematografico.
«Certo, ho fatto anche dei film che difficilmente si potrebbero definire capolavori, è accaduto in seguito alla messinscena di Old Times di Luchino Visconti, nel quale recitavo nuda nonostante gli avessi inizialmente palesato la mia perplessità Da lì mi sono pervenute numerose proposte, mi sono divertita a fare anche dei film più leggeri».


Tinto Brass la volle nel suo Caligola
«Ritengo geniale Tinto Brass, lo adoro, un intellettuale, il film purtroppo è stato maltrattato e censurato».


Le emozioni più grandi a teatro?
«Ho iniziato per caso la carriera teatrale, non avevo nessuna velleità di fare l'attrice, volevo solo andarmene di casa, nonostante a Milano avessi una situazione stabile, ma ero comunque attratta dall'idea di viaggiare: piano piano mi sono lasciata affascinare dal palcoscenico. È un mondo avulso quello dell'attore, non si ha più una vita normale, si vivono più vite, si perde il rapporto con quello che ci circonda, ed era il mio sogno. La vita mondana mi fa tuttora orrore, così come le frequentazioni obbligate, il teatro è la mia vita, è un riparo».


Singolare il contesto culturale e sociale del quale ha fatto parte.
«Elsa Morante, Moravia, Pier Paolo, Gadda e Sandro Penna, sono stati incontri meravigliosi, una cerchia di persone con cui stavo davvero bene. Tra queste Natalia Ginzburg, che scrisse per me Ti ho sposato per allegria: e posso simpaticamente sostenere che le persone che ho sposato, l'abbiano fatto per allegria, il mio primo marito, l'artista Fabio Mauri, come pure il mio attuale, Giorgio Ferrara! Credo di avere un buon carattere, e in una coppia è una cosa che aiuta!»


Altri sodalizi importanti sono stati quelli con Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Vittorio Gassman, e la figura unica di Vittorio De Sica, con il quale ha girato l'amaro Una breve vacanza.
«Lo ritengo un film bellissimo, De Sica era una persona e un regista adorabile, davvero unico, con un cuore grandissimo, tra i registi con cui ho lavorato è stato quello dotato di più sentimento e cuore, e lo ha dimostrato nella sua intera produzione, in ogni inquadratura; aveva inoltre la naturale capacità di saper far arrivare il suo messaggio a tutti».

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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