Maltempo, acqua alta in piazza San Marco: l'allerta rimane per tutta la settimana

Mercoledì 3 Novembre 2021 di Michele Fullin
Le passerelle per l'acqua alta in piazza Sa Marco

VENEZIA - L'allerta acqua alta rimarrà per tutta la settimana, certamente fino a venerdì 5 novembre. Poi, per un po' la situazione dovrebbe rientrare verso una normalità autunnale, che significa comunque stare con gli occhi bene aperti visto che novembre è storicamente un mese molto pesante da questo punto di vista. Ieri mattina l'acqua prevista per le 9 ha raggiunto quota 96, 10 centimetri più dei 90 previsti nonostante il quadro meteo non fosse sostanzialmente mutato rispetto alle previsioni della sera precedente.

MARGINE DI MANOVRA
In una situazione dinamica come quella di questi giorni, comunque i modelli previsionali si sono comportati bene, tenendo sempre conto che un margine di 10 centimetri è sempre considerato. È anche in virtù di questo margine che ieri pomeriggio, dopo il tramonto, si sono alzate le barriere del Mose nonostante la previsione fosse di soli 115 centimetri.
«In considerazione del margine di errore previsto dalle procedure di sollevamento - spiega una nota diffusa nel pomeriggio dal commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz - pari a 10 cm, e in virtù delle condizioni meteo in evoluzione, per una maggiore tutela della città si è deciso di procedere al sollevamento delle barriere mobili a partire dalle ore 17.45».
Come si è potuto constatare per due volte di fila, dunque, il limite minimo dei 130 centimetri come condizione per procedere alla chiusura della laguna è considerato in maniera molto flessibile, come è giusto che sia.

D'altronde, nessuno vorrebbe rischiare un altro 8 dicembre 2020, quando il Mose non fu sollevato per quel motivo e poi l'acqua toccò i 140 centimetri scatenando polemiche a non finire.

PIAZZA ALLAGATA
Durante la mattina, i 96 centimetri d'acqua hanno fatto allagare quasi tutta la piazza, ma soprattutto c'è stato il temuto allagamento del nartece, poiché sopra quota 88 l'acqua entra dai gradini del portale. Allagato per l'ennesima volta anche il cantiere per le barriere in vetro che dovranno salvare la Basilica dalle intrusioni dell'acqua alta. Come temevano le imprese che si sono aggiudicate i lavori, la tardività della gara ha fatto sì che le operazioni siano molto più complicate a causa dell'acqua che invade continuamente le trincee che ospiteranno le fondazioni della struttura. Questo era un lavoro da fare d'estate, quando la probabilità di un allagamento del sagrato è molto bassa. Lavorare in autunno significa farlo in condizioni proibitive.

IL SOLLEVAMENTO
Le paratoie hanno cominciato a sollevarsi alle 17.45. Operazione ancora manuale, che comporta costi elevatissimi a causa dei ritardi nel completamento dell'automazione. Questo comporta la presenza e il preallertamento di un'ottantina di tecnici di Consorzio Venezia Nuova, Thetis, Comar e delle imprese costruttrici che comporta un esborso molto elevato che si somma alla bolletta elettrica. Alle 21.30 l'acqua aveva raggiunto i 119 centimetri in mare (diga del Lido, 116 alla piattaforma Cnr). In punta della Salute stava sotto i 60, con la piazza asciutta. All'una di notte tutte le barriere sono rientrate negli alloggiamenti.
 

Ultimo aggiornamento: 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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