MESTRE - Due giovani sono stati fermati per l'accoltellamento del 18enne, la settimana scorsa, al parco Hayez della Cipressina.
L'APPUNTAMENTO NEL PARCO
Il provvedimento di fermo ricostruisce la vicenda e i presunti ruoli dei tre giovani, stando agli elementi raccolti finora dagli inquirenti. Mercoledì scorso, Ciobanu aveva accompagnato gli altri due al parco "Hayez". Solo Ursache e Josanu erano scesi dall'auto per incontrare alcuni giovani con cui si erano precedentemente accordati per acquistare della droga. Tra questi il 18enne poi ferito. In realtà il loro obiettivo, fin da subito, sarebbe stato quello di impossessarsi degli stupefacenti - un panetto di hashish da 80 grammi - senza versare i soldi pattuiti. Ne era seguita una colluttazione, in cui il 18enne aveva avuto la peggio: colpito al petto da Ursache.
L'AGGRESSIONE PER LA DROGA
Sempre stando alla ricostruzione del fermo, Josanu avrebbe fatto da guardaspalle all'altro, autore materiale dell'aggressione. Inizialmente Ursache avrebbe preso dalle spalle e cinto alla gola un altro giovane del gruppo. Solo a quel punto, in difesa del compagno, sarebbe intervenuto il 18enne, che sarebbe stato accoltellato da Ursache. Poi scappato insieme a Josanu fino alla macchina, dove il attendeva Ciobanu.
A tutti e tre il pm Baccaglini contesta il reato di concorso in tentato omicidio, nonché quello di rapina (per il panetto di hashish sottratto agli altri giovani) e infine il porto del coltello a serramanico, con una lama da 10 centimetri. Coltello gettato tra i cespugli del parco e ritrovato grazie alle indicazioni fornite sempre da Ciobanu.
FUORI PERICOLO IL FERITO
Fin qui, si è detto, la ricostruzione dell'aggressione da parte degli inquirenti. Nelle prossime ore saranno fissati gli interrogatori in cui i due fermati potranno, se vorranno, fornire la loro versione dei fatti. Per ora sono in carcere.
Intanto sono in miglioramento le condizioni del 18enne ferito. Per i sanitari dell'Angelo, dove è ricoverato da mercoledì scorso, non è più in pericolo di vita, tanto che è stato trasferito dalla terapia intensiva al reparto. Una delle ferite al torace era stata molto profonda, con la lama arrivata a pochi centimetri del cuore. Immediatamente soccorso dal personale del Suem, il giovane era stato portato direttamente in sala operatoria, dove era stato sottoposto a un lungo e delicatissimo intervento dall'equipe di Chirurgia toracica. Per giorni le sue condizioni erano state critiche, ora il miglioramento.