Tari, Udine esclude dagli sconti banche, alimentari, farmacie, edicole e tabaccherie

Mercoledì 22 Luglio 2020 di Alessia Pilotto
Tari, Udine esclude dagli sconti banche, alimentari, farmacie, edicole e tabaccherie
Nella città di Udine saranno 101 i giorni di sconto Tari per le utenze non domestiche, sconti che però non verranno applicati a tutti: restano fuori attività come tabacchini, farmacie, edicole, banche e supermercati. L’esecutivo Fontanini ieri ha stabilito nello specifico le linee guida sulle agevolazioni che riguarderanno la tariffa sui rifiuti e, allo stesso tempo, ha rimodulato scadenze e importi da pagare, misure introdotte per supportare le attività commerciali e produttive che sono state obbligate a chiudere durante il lockdown.

CATEGORIE ESCLUSE
«Abbiamo deciso che le scontistiche non si applicano a cinque categorie di utenze non domestiche che rappresentano circa 500 attività su un totale di 8mila in città – ha spiegato l’assessore al bilancio, Francesca Laudicina - Si tratta di attività che non hanno chiuso durante l’emergenza sanitaria: edicole, farmacie, tabaccai, banche e istituti di credito, supermercati di generi alimentari, ipermercati di generi misti e plurilicenze alimenti o miste. Per le altre categorie non domestiche, l’esenzione dell’intera tariffa, sia per la parte fissa sia per quella variabile, varrà per 101 giorni, dall’1 marzo al 9 giugno». Per coprire le mancate entrate della tassa, sono già stati stanziati 1,35 milioni di euro (tra Regione e Comune). 
NUOVI CRITERI
Sono anche state modificate le scadenze per il pagamento delle rate della tassa sui rifiuti: a un primo rinvio al 30 settembre per il versamento di tre rate (aprile, giugno e settembre, pari al 75% del totale della bolletta) si aggiunge ora una nuova proroga di un mese e una rimodulazione degli importi. «In questi giorni ci sono state molte richieste di rinvio del pagamento delle imposte a livello nazionale – ha continuato Laudicina - ma è stato negato. Invece abbiamo deciso di posticipare di altri 30 giorni il versamento dell’acconto Tari: la scadenza sarà al 31 ottobre anziché al 30 settembre. Inoltre, all’acconto non si dovrà versare il 75% del totale ma il 50%. Il saldo dell’altra metà si pagherà con l’ultima rata di dicembre, quando però le utenze non domestiche potranno anche godere delle agevolazioni che abbiamo introdotto».
L’ULTIMO TASSELLO
Per ora c’è un anello mancante: la tariffa stessa. A causa di una modifica nel sistema di calcolo della Tari, introdotta dalla nuova autorità nazionale competente in materia, non si sa ancora a quanto ammonteranno le bollette sui rifiuti per il 2020: la tariffa sarà stabilita nei prossimi mesi e approvata in consiglio comunale entro fine settembre. Solo allora si potranno calcolare i conguagli. Infine, una buona notizia arriva per gli studi professionali: a norma di legge devono essere spostati dalla categoria uffici a quella banche e istituti di credito (che hanno una Tari più bassa): «Dato che la norma lascia uno spazio di discrezionalità su cosa considerare studi professionali – ha concluso l’assessore - abbiamo deciso per la linea più vantaggiosa per gli utenti: circa 900 attività godranno di questo spostamento di categoria».
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