​Abbandonato da decenni, il vecchio
manicomio è un complesso spettrale

Sabato 25 Luglio 2015 di Paola Treppo
​Abbandonato da decenni, il vecchio manicomio è un complesso spettrale

REANA DEL ROJALE - Quella che un tempo era una graziosa chiesetta dove i parenti degli ammalati pregavano e chiedevano grazie per i loro congiunti, si è trasformata in un deposito per il gruppo degli alpini, che la usano per metterci dentro il necessario per fare la festa nel paese e per le loro attività. Il resto del complesso, a eccezione di una piccola ala usata da un’associazione caritatevole, è in completo stato di abbandono.

Siamo a Ribis di Reana del Rojale (Udine) dove, fino a qualche decennio fa, era attivo un grande ospedale psichiatrico. A differenza di quello di Udine, riadattato e recuperato, il complesso di Reana è in completo decadimento. Le porte di ingresso dell’immobile principale sono chiuse con un lucchetto e una catena ma si può entrare lo stesso, perché i vetri sono tutti spaccati, le tapparelle marce e rotte, e le finestre-botola da cui prendevano luce gli scantinati sono completamente aperte: dentro si vedono immondizia, le vecchie sedie usate quando il nosocomio era in funzione, sanitari spaccati, stracci e ogni genere di bidoni e scatole. I soffitti del deposito si stanno staccando ed è pieno di ratti.

I corpi più piccoli del complesso sono avvolti dalla vegetazione; non si riesce nemmeno più a spostarsi da un edificio all’altro, pena il restare feriti da lastre di vetro infrante e dai rovi. Il vecchio manicomio, di cui si è persa quasi completamente la memoria, è di proprietà dell’Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e, coi tagli alla sanità di questi ultimi anni, non ha la possibilità di recuperarlo; né di metterlo in sicurezza. Resta a ricordare i malati psichiatrici curati qui un tempo che, aggirandosi tra le rovine, sembra quasi di intravvedere, come delle ombre. Un ospedale, insomma, diventato spettrale.

Ultimo aggiornamento: 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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