Il caro affitti non è solo per gli universitari, «Serve un bonus anche per medici e infermieri»

I sindacati: "Serve uno sforzo in più della Regione per riuscire ad arginare la fuga nel privato"

Lunedì 12 Giugno 2023
Il caro affitti non è solo per gli universitari, «Serve un bonus anche per medici e infermieri»

UDINE - Il caro affitti a Udine e provincia non attanaglia solo gli universitari, che di recente hanno manifestato tutte le loro preoccupazioni per la mancanza di una casa dello studente pubblica in centro città accampandosi in viale Ungheria davanti alla struttura chiusa nel 2017, ma anche molte categorie di lavoratori. In prima linea, soprattutto i dipendenti di ospedali, case di riposo e strutture sanitarie, richiestissimi e purtroppo sempre più rari (come dimostra per esempio il recente ricorso alla privatizzazione di alcuni pezzi di emergenza), che magari arrivano da fuori regione (vuoi per concorso, vuoi per la ricerca di una situazione migliore) o da fuori provincia e che hanno la necessità di trovarsi una casa in affitto.


I CANONI
Il problema sono i prezzi.

A maggio scorso si è raggiunto il picco di 8,37 euro (di media) al mese al metro quadro in provincia di Udine, con un incremento del 6,08 per cento rispetto a maggio 2022. Per questo, i sindacati chiedono alla Regione di intervenire con un bonus affitti rivolto ai sanitari. «Una tematica di rilevanza fondamentale sia per il personale già in servizio che per il personale che deve iniziare la sua carriera lavorativa all'interno del sistema sanitario pubblico è quella del welfare aziendale, da troppo tempo dimenticato o comunque non valorizzato nel modo corretto, al di là delle retribuzioni troppo basse di tutto il personale, sia infermieristico sia medico, che abbiamo più volte denunciato», sottolineano Afrim Caslli (Nursind) e Stefano Bressan (Uil Fpl). In questo caso, la differenza con il privato, sostengono, si sente eccome, perché mentre in quel settore vengono messi a disposizione dall'impresa beni o servizi come sostegno al reddito, nel «pubblico non ci sono dei veri piani a sostegno del personale». Da qui la richiesta di Uil e Nursind, anche per «arginare con ogni mezzo possibile la fuga del personale e per aumentare l'attrattività»: «Bisogna mettere in campo tutte le risorse atte a sviluppare tutte le politiche di welfare aziendale per dare i giusti riconoscimenti a tutto il personale. Una delle criticità che rileviamo nel territorio di AsuFc, è relativa al caro affitti che negli ultimi anni ha visto una crescita molto rilevante». Come rilevano le due sigle, a maggio scorso per gli immobili residenziali in affitto venivano chiesti in media 8,37 euro al mese, il 6,08% in più di un anno prima, con la punta massima a Lignano «con 26,28 euro al mese per metro quadro». «Questo, oltre a mettere in difficoltà gli studenti, tocca in maniera molto importante anche il personale medico e infermieristico di prossima assunzione». Visto che «è sempre più difficile trovare queste figure», per le due sigle, «pensare a un incentivo economico da parte della Regione per abbattere le rette degli affitti, specialmente del personale che accetta di prestare servizio in aree più difficoltose e meno appetibili, è sicuramente una prima risposta che deve essere data al personale sanitario in modo da dare una spinta in più ai giovani a scegliere il settore pubblico», oggi sempre più ignorato a favore del privato. «Consapevoli che le aziende sanitarie sono spesso ostaggio dei bilanci - rilevano Bressan e Caslli -, riteniamo però necessario uno sforzo ulteriore per poter valorizzare ed attrarre professionisti dall'elevata qualità formativa ed assistenziale che altrimenti vedremo sempre più andare verso altri Stati con condizioni stipendiali e di welfare aziendale nettamente migliori». Le due sigle riflettono poi sulla possibilità di convenzioni con l'India per "importare" sanitari, che lascia perplessa anche la Federazione degli ordini degli infermieri: «Sorge spontaneo il dubbio di come questi infermieri possano trovare effettivamente vantaggioso spostarsi dal loro Paese per trovare condizioni salariali che nella maggior parte dei casi sono erose completamente dal costo degli affitti e dell'inflazione».

Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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