Dopo l'aggressione alle due specializzande, potenziato il sistema di videosorveglianza al Gervasutta

Martedì 21 Febbraio 2023 di Camilla De Mori
Dopo l'aggressione alle due specializzande, potenziato il sistema di videosorveglianza al Gervasutta

UDINE - Dopo l'aggressione alle due specializzande nel parcheggio davanti alla sede della guardia medica del Gervasutta, l'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale rafforza il sistema di videosorveglianza.

Un nuovo passo in avanti, dopo la predisposizione della "linea rossa" con la centrale operativa della Questura, grazie a un teleallarme con un pulsante nascosto a disposizione dei medici di guardia e a tre dispositivi portatili da mettere nella tasca del camice per attivare gli Sos in caso di pericolo.


Visto che gli occhi elettronici, seppur installati per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, degli utenti e dei visitatori che accedono al Gervasutta o si fermano all'esterno o all'interno della sede aziendale e per tutelare il patrimonio dell'ente, potrebbero inquadrare i dipendenti di AsuFc, sarà necessario un accordo con i sindacati. La discussione sul testo dovrebbe avvenire a brevissimo, nell'incontro già calendarizzato per domani con i rappresentanti dei lavoratori. Pronto anche l'apposito regolamento per disciplinare la videosorveglianza.


IL PIANO
Per innalzare il livello di sicurezza del servizio di guardia medica, il sistema a regime dovrebbe prevedere in totale, nell'ambito del Gervasutta, quattro telecamere fisse Minidome con angolo di visuale a 75 gradi e due invece di tipo "Fisheye", con angolo di visuale a 360 gradi. Infatti, rispetto a quelle già esistenti e autorizzate, all'ingresso principale e all'esterno dell'accesso, è prevista l'installazione di altri occhi elettronici, per presidiare la sede della continuità assistenziale. Una telecamera fissa dovrebbe essere installata anche nell'ambulatorio del medico di guardia: ma è previsto che si accenda e registri le immagini solo in caso di attivazione del teleallarme da parte dei camici bianchi. Come già spiegato dal direttore generale di AsuFc Denis Caporale, infatti, nel locale della continuità assistenziale, è già stato predisposto un pulsante manuale di allarme e sono stati consegnati anche tre telecomandi (che i medici dovrebbero portare nella tasca del camice) per far scattare gli Sos. Il dispositivo attiva una centralina dotata di combinatore telefonico che permette il lancio di un messaggio vocale registrato. Il sistema di teleallarme a servizio delle guardie mediche è stato già completato e collaudato in contemporanea assieme al personale della Centrale operativa della Questura. È prevista anche la sostituzione del videocitofono.


L'INTESA
La videosorveglianza, ovviamente, dovrà avvenire nel rispetto del principio di tutela e riservatezza dei lavoratori. L'Azienda, infatti, con la bozza d'intesa sottoposta ai sindacati, mette su carta che non potrà in alcun modo controllare a distanza con le telecamere il modo in cui il personale svolge il suo lavoro. Ovviamente, saranno rispettate le disposizioni dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali. Per segnalare le telecamere ci saranno degli appositi cartelli. Per ridurre al minimo i rischi legati a un utilizzo invasivo della videosorveglianza, saranno limitati gli angoli di visuale delle riprese e si eviterà - se non necessario - la registrazione di immagini di dettaglio o ingrandimenti. Il tempo massimo di conservazione delle immagini è stato previsto in 72 ore, a meno che non ci siano richieste dell'autorità giudiziaria o della polizia giudiziaria. Alla scadenza delle 72 ore, scatta la cancellazione automatica. Nel caso in cui, invece, ci siano istanze degli inquirenti e le immagini debbano essere conservate, è previsto che i supporti siano custoditi in armadi chiusi a chiave Come norma prevede, l'Azienda, che è titolare dei dati raccolti con la videosorveglianza, individua i responsabili incaricati del trattamento (che sono autorizzati ad accedere ai locali dove si trovano le postazioni di controllo, a utilizzare gli impianti e visionare le immagini), che, a loro volta, nominano uno o più amministratori di sistema, con dei compiti individuati volta per volta dai loro superiori. Anche i soggetti interessati possono richiedere di visionare le immagini: è previsto un modulo per fare richiesta al responsabile per la privacy o all'Ufficio relazioni con il pubblico.

Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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