TRIESTE - La Questura di Trieste ha applicato per la prima volta, su disposizione dell'autorità giudiziaria, il dispositivo di controllo da remoto, il cosiddetto "braccialetto elettronico". Il provvedimento risulta a carico di un cittadino argentino di 26 anni residente a Trieste, responsabile di ripetute violenze nei confronti della madre e arrestato il 25 agosto scorso dalla Stazione dei Carabinieri di via dell'Istria.
Per il giovane è dunque prevista la custodia cautelare in carcere, ordinata dal gip di Trieste, per maltrattamenti fisici e psicologici, nonché violenza economica ai danni della madre, con lui convivente.
Il 26enne era già stato sottoposto all'Avviso Orale del Questore nell'ottobre 2022 per i diversi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio a suo carico.
Anche la vittima è stata dotata di un sistema di georeferenziazione che consentirà di verificare l'eventuale inosservanza dei divieti imposti all'aggressore, con avviso alla donna del potenziale rischio e allarme alla Sala Operativa della Questura, per la pronta attivazione delle misure di controllo e tutela.