Sale l'allerta zecche: «Dodici ingressi alla settimana in Pronto soccorso»

Mercoledì 27 Luglio 2022 di Mauro Favaro
Allerta zecche al Pronto soccorso di Treviso
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TREVISO - Sale l'allerta zecche. I loro morsi stanno portando 12 persone a settimana nei pronto soccorso degli ospedali trevigiani. Una media che, complice il gran caldo, è sempre più elevata. I rischi riguardano soprattutto chi ama fare passeggiate ed escursioni tra colline e montagna. «Nel nostro territorio la diffusione delle zecche si estende dal Grappa e dalle Pianezze fino al Cansiglio, in particolare nei campi incolti e tra l'erba alta», spiegano dall'Usl della Marca. Dopo il morso, due persone hanno già sviluppato l'infezione da Tbe, per fortuna senza arrivare all'encefalite.

Un paziente è stato seguito a Treviso e l'altro a Montebelluna.


LA SITUAZIONE
«In questo periodo sono una dozzina le persone che ogni settimana arrivano in pronto soccorso perché punte da zecche», rivela Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria. Chiedono come comportarsi e che tipo di profilassi è richiesta. Nella maggior parte dei casi non emergono problemi di salute. Due terzi delle infezioni umane decorrono con sintomi molto lievi o anche impercettibili. In altri casi, invece, i rischi sono più importanti. Il morso delle zecche può infatti essere vettore di batteri e virus in grado di provocare diverse patologie. «Ci sono due scenari: la Borreliosi (o malattia di Lyme, ndr), un germe che si tratta con gli antibiotici, e la meningoencefalite da zecca (Tbe), un virus per il quale non ci sono terapie specifiche fa il punto Pier Giorgio Scotton, direttore dell'unità di Malattie infettive dell'ospedale di Treviso La maggior parte delle volte ci sono infezioni asintomatiche o al massimo con un po' di febbre. Raramente arriva a prendere forma un quadro encefalitico grave. Purtroppo, però, può accadere». La Tbe, nello specifico, colpisce il sistema nervoso, palesandosi dai tre ai venti giorni dal morso con febbre molto alta e un fortissimo mal di testa. Nella Marca si è già visto. Il suggerimento dell'Usl per le persone che amano fare escursioni in collina e in montagna è di vaccinarsi. «È la cosa migliore conferma Scotton questo vaccino dà risultati straordinari con una protezione pressoché assoluta. Ma deve essere fatto in tempo: sono previste tre somministrazioni nel giro di sei mesi. Lo dico in particolare a chi ha piacere ad andare in montagna, vale davvero la pena di farlo».


IL MONITORAGGIO
La diffusione delle zecche nel trevigiano è costantemente monitorata. L'anno scorso sono stati registrati tre casi di malattia di Lyme, senza encefaliti. Quest'anno si è già a due. «Per evitare di correre rischi è importante adottare tutti gli accorgimenti utili nell'abbigliamento e nella prevenzione. E consiglio la vaccinazione a chi è maggiormente esposto è il punto fatto da Erminio Bonsembiante, direttore del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl ad oggi non esiste un vaccino contro la malattia di Lyme. Mentre è disponibile quello contro la Tbe, che è possibile effettuare nei Punti unici per le vaccinazioni dell'Usl, previo appuntamento. La vaccinazione è la prevenzione attiva più efficace». Viene offerta gratuitamente ai soggetti appartenenti ad alcune categorie a rischio: dai volontari del soccorso alpino a quelli della protezione civile. Per le altre persone, invece, è previsto un prezzo agevolato di 25 euro a dose. Oltre alla vaccinazione, per prevenire eventuali problemi legati alle zecche è opportuno seguire anche alcune precauzioni in occasione di escursioni nelle zone montane e pedemontane. Per ridurre la possibilità di venire a contatto con le zecche è consigliato indossare abiti chiari e coprenti e scarpe chiuse, usare repellenti per gli insetti, evitare di sedersi per terra tra la vegetazione, non entrare nelle zone con erba alta. Al termine di un'escursione è sempre meglio controllarsi accuratamente il corpo, compresa la testa e gli abiti. I cani, infine, vanno trattati con appositi prodotti contro le zecche, soprattutto a ridosso di un'escursione, e anche loro vanno ispezionati periodicamente.
 

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