Zaia nel giorno del cambio di colore delle Regioni. Veneto in bilico fra giallo e arancione: «Accetteremo la classificazione che ci daranno»

Venerdì 22 Gennaio 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia in diretta oggi, venerdì 22 gennaio 2021, per le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto dalla sede della Protezione Civile di Marghera. Oggi è il giorno decisivo per il colore delle regioni, le nuove fasce saranno comunicate dall'Istituto Superiore di Sanità, e la nostra regione è in bilico fra l'arancione e il giallo. O meglio, come ha affermato ieri il governatore, il Veneto ha avuto sempre dati afferenti alla zona gialla, tuttavia è stata precauzionalmente inserita in fascia arancione, occorre adesso capire se questa scelta verrà ripetuta oppure se passeremo di zona. Continua l'empasse vaccini, il piano regionale subisce gli effetti dei tagli e dei ritardi dell'azienda produttrice, intanto il commissario Arcuri ha annunciato di avere «pronta una causa contro Pfizer per il grave danno subito».

In Veneto sono ferme le nuove somministrazioni e si sta andando avanti con le seconde dosi, i richiami per chi abbia già ricevuto le prime.

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Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 3milioni 644mila, test rapidi 2 milioni 389mila,  2,75% incidenza dei positivi sui tamponi fatti oggi,  303.687 positivi da inizio pandemia,  49.850 attualmente positivi (dimezzati i positivi oggi in Veneto), 1.198 positivi nelle ultime 24 ore, ricoveri totali 2737 (700 posti letto in meno rispetto alla punta toccata), 321 terapie intensive,  2.416 ricoveri in area non critica,  8.439 decessi totali,  75 decessi nelle ultime 24 ore. 

 

Covid in Veneto

I numeri del virus nella nostra regione stanno calando vistosamente, questo permette una "rimodulazione" nei servizi degli ospedali, come ha spiegato il governatore Zaia: «Da due o tre giorni è partita un'opera di "pulizia" da Covid per parecchie strutture. Riapriremo prestazioni ambulatoriali. Le grandi differenze con marzo sono il lockdawn di allora e oggi invece non c'è stato, poi a marzo abbiamo chiuso anche le prestazioni ospedaliere, mantenendole al minimo, in questa fase invece le abbiamo ridotte molto meno».

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Veneto giallo o arancione?

Oggi è il giorno del cambio di colore per le regioni italiane, il Veneto per ora resta in bilico: «Non sappiamo ancora come sarà la nostra valutazione, come sempre abbiamo dati da zona gialla. Non so oggi come si tradurrà la classificazione, accetteremo quello che ci verrà indicato ma la preoccupazione resta, l'incidenza oggi è 178 positivi ogni 100mila abitanti a settimana, dalle curve il calo del virus si vede». La decrescita di contagi ed ospedalizzazioni è evidente, ma l'allerta resta: «Vorrei ricordarvi che i focolai inaspettati e l'infezione sono presenti in tutta Europa, l'Italia ha un trend di decrescita, io continuo a dire che per i numeri che abbiamo avuto forse la terza ondata qui da noi è passata - ha precisato Zaia -. Se la scelta degli scienziati è quella scientifica, noi la seguiremo. Io sono contro il lockdown, lo sapete, tutti ci siamo battuti perché non si arrivasse a questo». 

Vaccini

«Sulle mutazioni del Covid la comunità scientifica ci dice che i vaccini sono efficaci (IL CASO La variante che "aggira" gli anticorpi). Abbiamo confermate le forniture per la prossima settimana, da quella successiva dovremmo tornare alle quantità stabilite, partendo dagli over 75 - ha assicurato Zaia -. I tagli di Pfizer continuano a fare comunque paura: ad oggi abbiamo comunicazione del taglio compensato per la prossima settimana, domani avremo una riunione con Arcuri e cercheremo di capire se ci saranno novità».

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«Ho chiesto formalmente se vi siano disponibilità per il vaccino russo e quello cinese qualora vengano autorizzati dall'Ema. I cinesi hanno già chiesto, immagino che anche i russi si stiano muovendo per chiedere l'autorizzazione Ema, ha spiegato Zaia.Tutti i vaccini che avranno l'autorizzazione Ema potranno entrare nel mercato europeo, l'Ema tutela noi, a prescindere da dove siano creati questi vaccini».

«Era accaduto qualcosa di simile per il siero contro l'influenza», ha affermato l'assessore Manuela Lanzarin: «Tutte le regioni chiedevano vaccini influenzali, l'unico era quello in Cina ma il Ministero non ha mai dato l'autorizzazione, la pratica non è mai andata avanti».

Produrre vaccini in Veneto?

Qualcosa sembra muoversi rispetto all'ipotesi di produrre direttamente in Veneto i vacicni, in accordo con le case che detengono i brevetti. «Se ci sono, e ci sono in Veneto, aziende disposte a produrre vaccini, queste trovano le porte aperte qui da noi, una mano la diamo. Attraverso la finanziaria regionale, ne stiamo parlando in questi giorni - ha rivelato il governatore Zaia -. Comprare vaccini autonomamente è impossibile, non ci sono sul mercato e comunque il poco che c'è sembra essere a prezzi 10 volte tanto. Le aziende venete sono in grado, si tratta di un accordo industriale tra privati, ma se serve un aiuto per partire la Regione c'è».

Plasma iperimmune

Il plasma iperimmune viene ancora usato? «L'operazione che noi abbiamo fatto con la Banca del plasma ha solidità scientifica, esistono articoli scientifici, poi il dibattito lo vediamo sempre, fino a vedere negare l'evidenza. Noi continuiamo a somministrarlo nei casi in cui sia possibile farlo».

Scuole

Un gruppo di genitori oggi si è presentato nella sede della Protezione Civile di Marghera per chiedere la riapertura delle scuole. «Si è espresso un tribunale», ha commentato Zaia. I genitori sostengono che i figli sono imprigionati. L'assessore Manuela Lanzarin li ha incontrati: «Hanno manifestato preoccupazione per i ragazzia a casa, preoccupazione che è anche la nostra, ho risposto che la decisione di chiudere le scuole non è stata facile ma dettata da un quadro epidemiologico grave e che faremo i nuovi piani in base ai nuovi dati che avremo».

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Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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