TREVISO - Giovane maltrattata e violentata perché non rispetta le tradizioni religiose del suo territorio. Il marito e i suoceri di una donna, tutti di nazionalità macedone, di religione mussulmana e residenti nel trevigiano, sono stati rinviati a giudizio dalla magistratura per i reati di rapina, maltrattamenti e violenza sessuale collegati alla presunta violazione di tradizioni religiose del loro territorio.
I fatti
Sposata con un matrimonio concordato, a fine 2021 la giovane donna sarebbe stata oggetto di ripetuti maltrattamenti e violenze anche davanti ai figli minorenni con i quali oggi vive in una struttura protetta dopo aver denunciato i soprusi. Marito e suoceri avrebbero punito la donna in quanto si sarebbe opposta alle stringenti regole che le avevano imposto. Tra questa anche l'impossibilità di uscire con l'unica eccezione del poter raggiungere il luogo di lavoro: una residenza per anziani dove lavorava come infermiera. Il marito avrebbe inoltre sottratto alla moglie il denaro che aveva guadagnato lavorando nella rsa.