Maltrattò la figlia per 15 anni: professore di religione della bassa padovana a processo

Venerdì 16 Giugno 2023 di Marco Aldighieri
Maltrattò la figlia per 15 anni: professore di religione della bassa padovana a processo

BASSA PADOVANA - Il professore di religione delle scuole medie finito nei guai per avere maltratto la figlia da almeno 15 anni, ieri è stato rinviato a giudizio dal Gup di Rovigo. L’insegnante, un 53enne della Bassa Padovana, dovrà comparire davanti ai giudici del Tribunale collegiale il prossimo 16 di novembre. Ieri aveva tentato di patteggiare la sua pena, ma non ha trovato l’accordo con la Procura. 
Si è rifiutato di risarcire i danni. Il docente avrebbe minacciato, offese e pestato la sua bambina, perchè infastidito dai suoi problemi come l’ossessione dell’igiene personale. Così, invece di aiutarla, l’avrebbe picchiata tanto da costringerla a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso. 

I FATTI
Secondo l’accusa quando la ragazza frequentava la prima superiore, il padre in più occasioni la avrebbe tirata fuori dalla doccia con la forza e la avrebbe picchiata. Un’altra volta, durante un’accesa discussione, avrebbe fatto perdere l’equilibrio alla ragazza che sarebbe caduta picchiando la testa, con estrema violenza, contro un porta abiti. Con il passare del tempo i soprusi sarebbero aumentati sempre di più. Nel giugno del 2021 la avrebbe ripetutamente pestata per costringerla a lavarsi. Un cambio repentino di “tattica”. Prima voleva che non si lavasse e dopo invece la obbligava.

Fino, secondo gli inquirenti, all’episodio più grave del 24 luglio sempre di due anni fa. 

L'EPISODIO GRAVE
Quel giorno, alle 5 del mattino, il padre sarebbe entrato nella camera da letto della figlia di soli 17 anni molto arrabbiato perchè aveva spento il ventilatore. La avrebbe strattonata e poi la avrebbe costretta a spogliarsi e a entrare nella doccia percuotendola con pugni e schiaffi. Ma la giornata da incubo per la ragazza doveva ancora terminare. All’ora di pranzo il professore di religione sarebbe tornato alla carica. Infastidito perchè la figlia non si era tagliata le unghie, la avrebbe afferrata per il collo e la avrebbe colpita con una serie di ceffoni sulla testa. In difesa della sorella per fermare il padre è intervenuto il fratello. La studentessa, difesa dall’avvocata Michela Simonato, è stata poi costretta a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso, dove ha rimediato una prognosi di 15 giorni. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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