BASSA PADOVANA - Un professore di religione delle scuole medie è finito nei guai per avere maltrattato la figlia da almeno 15 anni. Minacce, offese e botte alla sua bambina, perchè infastidito dai suoi problemi come l’ossessione dell’igiene personale. Così, invece di aiutarla, l’ha pestata tanto da costringerla a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso. L’insegnante di 53 anni, il prossimo 13 di aprile sarà di fronte al Gup del Tribunale di Rovigo per patteggiare la pena.
I fatti
Secondo l’accusa quando la ragazza frequentava la prima superiore, il padre in più occasione l’ha tirata fuori dalla doccia con la forza e l’ha picchiata.
All’ora di pranzo il professore di religione è tornato alla carica. Infastidito perchè la figlia non si era tagliata le unghie, l’ha afferrata per il collo e l’ha colpita con una serie di ceffoni sulla testa. In difesa della sorella per fermare il padre è intervenuto il fratello. La studentessa è stata poi costretta a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso, dove ha rimediato una prognosi di 15 giorni.
Le indagini
Già tra il 2013 e il 2016 la mamma della ragazza si era rivolta ai carabinieri per denunciare il marito. Ma in quella occasione le indagini non riuscirono a decollare. Poi nel 2021 la madre ha presentato una seconda denuncia e questa volta gli uomini dell’Arma sono riusciti a inchiodare il docente di religione. Gli inquirenti hanno sentito i racconti choc della ragazza e sono stati ritenuti credibili. Inoltre la studentessa, difesa dall’avvocata Michela Simonato, ha presentato agli investigatori i referti medici dove è stato messo nero su bianco che la paziente ha subito “lesioni diffuse agli arti da percosse in violenza domestica reiterata”.
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