Covid e zona gialla, i musei riaprono con 500 ingressi: «E presto saranno gratis per i residenti»

Martedì 2 Febbraio 2021 di Elena Filini
In 500 ai poli museali trevigiani

TREVISO - Al museo in monopattino? Succede anche questo nella mattina più bella di sempre.

Quella in cui i trevigiani (ma non solo) riscoprono i Musei della propria città. 500 ingressi solo nel polo trevigiano.

E presto una novità: il Comune vuole rendere gratuiti i musei per i residenti, iniziativa già partita con successo a Venezia e che non impatterebbe troppo sul bilancio della cultura. L’entusiasmo dei visitatori, all’ingresso è palpabile. «Li abbiamo dati per scontati per troppi anni. La pandemia ci ha fatto capire che non bisogna rimandare. E’ bello diventare turisti nella propria città - dicono Cristina Finco e Andrea Pasqualin - Il lunedì è il nostro unico giorno libero: di solito è impossibile venire al Museo. Oggi era aperto e ne abbiamo approfittato. Ma non ci fermiamo: prossime tappe Museo Bailo e Museo Diocesano». Coppie, giovani, amiche, madri con bimbi piccoli. Che bello vedere il Museo così popolato. Alla fine gli ingressi sono 500. 


SANTA MARGHERITA
Si rimette in moto la macchina con fiducia: il 26 marzo è prevista l’inaugurazione della mostra dedicata a Renato Casaro, e dunque in quella data si terrà anche l’inaugurazione ufficiale del Museo di Santa Margherita, nuova sede della collezione Salce. «L’anno culturale sarà poi scandito da una grande mostra su Dante- annuncia l’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti-sarà ospitata a Santa Caterina e vedrà un percorso ragionato con opere delle nostre collezioni. I tre piani del Museo diventeranno Inferno, Purgatorio e Paradiso». Mentre l’assessore spiega le novità, il pubblico si muove agile tra le sale. Merito anche degli omaggi preparati per l’occasione. Già in primissima mattinata è stato registrato il sold out per i doni ai primi visitatori (la mascherina con le immagini dell’Urbs Picta realizzata dalla Sartoria Enrico Monti), come pure per le iniziative all’insegna del benessere e della medicina narrativa come “L’Arte Specchio dell’Anima” a cura di Ilaria Simeoni e Sabina Ferro. Nonostante il giorno lavorativo, l’impossibilità di organizzare visite scolastiche, e il blocco del turismo, l’affluenza ha rappresentato uno straordinario segno di affetto nei confronti della cultura, settore particolarmente colpito dall’emergenza Covid-19.


L’EMOZIONE
«Riaprire le porte questa mattina è stata una sensazione unica - aggiunge Colonna Preti - I Musei sono luoghi di tutela e conservazione, ma soprattutto di fruizione di beni culturali, e vederli chiusi e senza pubblico era del tutto innaturale. Per questo appena si è presentata la possibilità si è voluto riaprire alla comunità e la risposta è stata veramente fantastica oltre che una ulteriore manifestazione di quanto bisogno di cultura, di socializzazione e di bello ci sia». A breve sarà presentata la app con le visite guidate gratuite a Santa Caterina. Pronte al più presto anche quelle interamente dedicate ai bambini. «Per il Bailo invece stiamo studiando una modalità di fruizione totalmente nuova- prosegue Colonna Preti- dopo l’esperimento di incontro tra arte magica e opere d’arte, quest’anno organizzeremo delle pièce teatrali con attori che interpretano i grandi nomi dell’arte veneta: Martini, Rossi rivivranno in un’interazione con il pubblico. I copioni saranno scritti traendo elementi dalle lettere e dalle biografie. E i protagonisti dialogheranno con il pubblico. Il primo spettacolo sarà dedicato ad Agatha Christie con un percorso “in giallo" alla scoperta delle opere del Museo. Sono sempre più persuasa che questi debbano diventare i luoghi del quotidiano». Sulle Grandi Mostre Colonna Preti al momento attende ad azzardare pronostici. Di sicuro si sa che questo sarà l’anno di Casaro e di Dante, mentre nel 2022 Civita dovrebbe ritornare in scena per la grande mostra su Paris« Bordon. 

Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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