Treviso. Ladri zingari in casa, il sindaco:
«Tagliar loro le mani e cacciarli dall'Italia»

Sabato 11 Dicembre 2010 di Bruno De Donà
Cristina Pin, sindaco di Cison, con un carabiniere
TREVISO (11 dicembre) - Le mani dovrebbero tagliargli, come si fa in certi paesi ai ladri. Non la battuta gettata l su due piedi sotto una spinta emotiva. Per Cristina Pin, pidiellina, le razzie compiute mercoled dai ladri nel comune di Cison di Valmarino, di cui è sindaco, danno il segno di una misura al colmo.



Proprio non le va giù che un pugno di nomadi, un paio dei quali iscritti nelle liste Ater di Treviso, sia venuto nella sua terra facendo irruzione nell’abitazione di un’anziana e sia oltretutto sospettato dai carabinieri di aver devastato e svaligiato la casa del suo assessore Cristina Da Soller. Invoca punizioni esemplari: «Per quella famiglia è la quarta volta che succede. Si rinnova continuamente l’incubo dell’incursione. Quella gente aspetta che tu esca di casa e vi irrompe. Poi vieni a sapere che personaggi del genere, che vivono dei proventi di attività delinquenziali, usufruiscono pure dell’alloggio in case Ater. Ma stiamo scherzando? Ora mi attiverò a livello provinciale per far sì che si cambino le regole». Quindi la bordata nei confronti di zingari e nomadi: «Non ho paura di essere tacciata di razzismo. Quelle etnie il delinquere ce l’hanno nel dna. Devono essere cacciate dall’Italia».



Prevale invece l’amarezza nelle parole di Cristina Da Soller. Racconta dello stato in cui lei e i genitori hanno trovato la casa al rientro. Toccante il particolare del cane che i malviventi hanno gettato fuori dall’abitazione e lei stessa ha poi raccolto atterrito e bagnato fradicio di pioggia. La donna, che è avvocato, osserva: «Tutto il sistema è da rivedere, a cominciare dalla certezza della pena. Sanno che rubare in Italia non è come rubare negli altri Paesi. Chiediamoci allora perchè in così tanti vengono qui per delinquere calcolando bene i rischi? Questo è lo spunto da cui partire».



«Adesso cercheranno di addossare a quei quattro tutti i furti commessi in zona», commenta dal canto suo l’avvocato Giovanni Moscato, che difende uno degli arrestati, Loris Levacovic. «Ma non possono tenerli dentro. Ad un eventuale provvedimento siamo pronti a fare ricorso».
Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 19:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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