Giorgia, 21 anni, da pilone di rugby a volontaria nello Zambia: «Aiuterò chi vive per strada»

Giovedì 1 Agosto 2019 di Laura Bon
Giorgia Durante
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TREVIGNANO - Se sei una lottatrice e credi nei valori  e nel gioco di squadra, lo puoi dimostrare in tanti ambiti: dallo sport al volontariato. Dal rugby alla missione. Dall'Italia allo Zambia. Soprattutto, se hai dalla tua parte l'entusiasmo e la voglia di affrontare sempre nuove situazioni proprio dei vent'anni, quando hai un'idea del tuo futuro ma sei, soprattutto, assorbita dai colori, dai suoni, dai sogni, del presente. Ed è proprio questo quello che sta per fare Giorgia Durante, studentessa di Musano, pilone delle Red Panthers con all'attivo una convocazione in nazionale, avvenuta lo scorso anno per il sei nazioni.  A fine agosto, Giorgia partirà per una missione di volontariato in Zambia. Ci rimarrà probabilmente sei mesi. Una scelta forte, la sua, che comporta una parziale rinuncia, o comunque una sospensione temporanea, dell'attività sportiva. E che incide pure su quella universitaria: la giovane studia infatti scienze dell'educazione dai Salesiani a Mestre e, ovviamente, per un periodo i ritmi subiranno una modifica.
L'AVVENTURA
Ma a Giorgia, ventunenne con grinta e coraggio da vendere, non importa. Lei ha scelto. Con la testa e con il cuore. In nome di ideali che si porta dentro fin da bambina. «Parto con un'associazione, la comunità Papa Giovanni  XXIII - dice Giorgia -. L'attività che farò varrà anche come tirocinio per l'università, ma è principalmente un'esperienza di volontariato. Al momento il visto che ho ottenuto è per tre mesi, ma in Zambia dovrei rinnovarlo per altri tre. Io del resto vorrei rimanere lì per almeno sei mesi». A prescindere da partite, allenamenti, attività sportiva. «Con il rugby mi fermo -dice Giorgia - e anche con l'Università. Recupererò il semestre».  E lo dice senza incertezze e paure, con l'entusiasmo dato dall'età, ma anche dal carattere. Anche se, dalle sue parole, è evidente quanto il rugby le piaccia. «La mia esperienza in nazionale è stata bella, tosta, impegnativa - spiega -: quest'anno però non mi hanno convocata; quindi, mi soffermo di più su ciò che voglio fare nella vita e nel mio futuro, pur sapendo che l'impegno non sarà lo stesso e che qualcosa perderò. Ma voglio partire».
L'INIZIATIVA
«La missione ha diversi ambiti. Io in particolare faccio parte di un progetto per i bambini di strada; più in generale lì si lavora con le famiglie, con i disabili, con donne in difficoltà e minori. È un punto di riferimento per la città dove andrò, che è Andola». E Giorgia non si accontenta di portare in quel paese la sua forza e il suo coraggio. Sta anche portando avanti una raccolta di fondi, per poter consegnare degli aiuti. «Ho realizzato una borsetta con il logo dell'associazione e l'immagine dello Zambia. La regalo come segno di gratitudine a chi contribuisce. La raccolta sta andando bene». E data la grinta del pilone delle Red panters non potrebbe essere altrimenti. Per lei c'è alle porte una nuova meta. E non c'è dubbio che la realizzerà.
 
Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 08:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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