Friuli, il bilancio già tragico del ​2024: strade di sangue, una vittima al giorno

Sabato 6 Gennaio 2024
Il tragico incidente del 2 gennaio a Cimpello Sequals

PORDENONE/UDINE - Sono già cinque le morti su strada in altrettanti giorni del nuovo anno, un 2024 che peggio non poteva cominciare. Le vite delle loro famiglie sono cambiante in pochi secondi. La prima tragedia dell'anno in Friuli, sulla Cimpello Sequals. Tre morti nello scontro tra un'ambulanza e un tir. A perdere la vita l'autista del mezzo di soccorso, Graziella Mander, 59 enne, la paziente che trasportava, Claudia Clement, 80 anni, e il conducente del camion Pierantonio Petrocca, 52 anni, dipendente della Transghiaia. La dinamica è chiara e la Procura chiederà l'archiviazione del procedimento avendo accertato la responsabilità del disastro, individuata nell'invasione di corsia opposta da parte dell'ambulanza.

Tra giovedì e ieri, altri due morti hanno aggravato il bilancio. Il malore che ha sorpreso un 58enne sulla A4 facendogli perdere il controllo dell'auto provocando l'incidente mortale e ieri lo scooterista triestino, di 70 anni, finito contro un parapetto stradale. Anche per lui all'arrivo dei medici non c'è stato nulla da fare.

AIELLO DEL FRIULI

Si chiamava Francesco Strollo, aveva 58 anni ed era originario di Salerno, la vittima del tragico incidente stradale accaduto nella serata di giovedì lungo l'autostrada A4, nel tratto compreso tra Villesse e il Nodo di Palmanova in direzione Venezia. L'incidente intorno alle 20, al chilometro 494 all'altezza del territorio comunale di Aiello del Friuli, lungo il rettilineo che affianca il Palmanova Outlet Village. Il conducente, secondo quanto ha ricostruito la Polizia Stradale di Gorizia intervenuta sul posto, ha perso il controllo dell'auto ed è uscito autonomamente dalla carreggiata. La vettura, una monovolume Mercedes Classe B, è andata prima a sbattere contro la barriera spartitraffico centrale e poi, dopo aver percorso circa 300 metri, è uscita fuoristrada. Nessun altro mezzo è rimasto fortunatamente coinvolto. Dopo la chiamata di aiuto giunta al Nue112, gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l'equipaggio di un'ambulanza e l'equipaggio dell'automedica, entrambi provenienti da Gradisca d'Isonzo. L'uomo è stato preso in carico dal personale medico infermieristico, ma non è rimasto altro da fare se non decretare il decesso che, in base alle prime evidenze, è riconducibile a un infarto sopraggiunto alla guida. Sul posto, oltre alla polizia stradale, il 118, Croce verde goriziana, vigili del fuoco del comando provinciale di Gorizia e il personale di Autostrade Alto Adriatico.

CONDIZIONI OTTIMALI

Al momento dell'incidente non c'erano problemi alla circolazione lungo la tratta della A4 e le condizioni meteo non erano proibitive. Si tratta della seconda vittima dall'inizio del 2024 lungo la principale arteria del nordest di competenza dei Autostrade Alto Adriatico. Il precedente si è verificato poco dopo le due del 1° gennaio scorso, in quel caso nel tratto a tre corsie tra San Donà di Piave e Meolo Roncade in direzione Venezia. Al chilometro 416 all'altezza del comune di Meolo un'auto ha improvvisamente sbandato colpendo prima il guardrail laterale e poi la barriera spartitraffico centrale. A perdere la vita, forse sempre a causa di un malore o di un colpo di sonno, Giuseppe Cavarretta, 72 anni, ex poliziotto in pensione del commissariato di Chioggia. L'auto ha prima sbandato verso destra, andando a scontrarsi con il guardrail, poi con l'urto è finita sul lato opposto della carreggiata, schiantandosi sul new jersey in cemento. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Ferita la moglie, sul lato passeggero: il Suem 118 l'ha soccorsa e trasferita all'ospedale di San Donà. L'incidente di giovedì sera è arrivato proprio nel giorno in cui la società concessionaria aveva fornito il bilancio del traffico lungo la rete autostradale di competenza nel corso del 2023, registrando il massimo dei transiti mai ottenuti sulla rete soggetta a pedaggio.

Ultimo aggiornamento: 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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