Tragedia sulla Cimpello-Sequals. «Ho un po' di mal di testa»: un malore, poi il sorpasso. Le ipotesi della strage

Giovedì 4 Gennaio 2024 di Cristina Antonutti e Giulia Soligon
Incidente sulla Cimpello-Sequals: la sopravvissuta Kristyna Costantini

ZOPPOLA (PORDENONE) - Un sorpasso finito male. La tragedia del 2 gennaio sulla Cimpello Sequals, la strada regionale 177 del Friuli Occidentale ormai costellata di croci, è stata ricostruita dai carabinieri del Radiomobile di Pordenone anche sulla base di due testimonianze che imputerebbero l’invasione di corsia da parte dell’ambulanza, in un tratto con linea continua, a una manovra di sorpasso che Graziella Mander, 59 anni, volontaria della Croce rossa di Maniago, non sarebbe riuscita a concludere. Lo schianto contro il tir della Trans Ghiaia di Valvasone Arzene, che a pieno carico viaggiava in direzione Pordenone diretto a Oderzo, è stato così potente da ricacciare indietro l’ambulanza, finita contro il Bmw X5 guidato dalla maniaghese Paola Mian, 64 anni, residente a Siena, rimasta quasi illesa. Il mezzo pesante, con il semiasse anteriore spezzato, ha sbandato sul lato opposto di marcia sfondando il guardrail: nella cabina Pierantonio Petrocca, 52 anni, di Valvasone Arzene, al suo primo giorno di lavoro con Trans Ghiaia, non ha avuto scampo. Stesso destino per Claudia Clement, 80 anni, originaria di Fideris Dorf, in Svizzera, e residente a Vivaro, che alla Croce rossa aveva chiesto un trasporto privato per un accertamento al Policlinico universitario di Padova. L’unica sopravvissuta è Kristyna Costantini, 37 anni, volontaria della Croce rossa, anche lei sull’ambulanza.


LA TESTIMONIANZA
Ed è dai pochi ricordi di Kristyna che emerge un particolare importante, che potrebbe fornire uno spunto per la ricostruzione della dinamica e sul perché Graziella Mander abbia invaso la corsia opposta.

Dal suo letto di ospedale la volontaria della Croce rossa racconta gli ultimi istanti di vita della collega e tra i pochi ricordi che ha, tutti riferiti a prima dello schianto, c’è una frase pronunciata della volontaria alla guida che aprirebbe a una possibile causa non presa in considerazione nelle prime ore dopo il tragico evento. «Ho un po’ di mal di testa», sono queste le parole che fanno pensare che la manovra azzardata della donna al volante possa essere stata in realtà non un sorpasso voluto, ma un riflesso condizionato dovuto a un malore. Poco prima della tragedia, Kristyna aveva lo sguardo basso sul cellulare. «Stavamo parlando, Graziella si era lamentata di quello che stava facendo la macchina davanti a noi, poi il vuoto totale, non ricordo nemmeno di aver avvertito una manovra brusca». Il resto è un blackout, dal quale Kristyna si riprende solo quando i soccorritori la caricano sulla tavola spinale prima di trasferirla in elicottero all’ospedale di Udine. Non sa in quale parte dell’abitacolo accartocciato sia stata trovata ed estratta dai soccorritori. «Stavamo parlando della signora dietro che aveva appena tossito. Però non ricordo se mi sono alzata dal sedile davanti per andare da lei o sono rimasta al mio posto». Kristyna è l’unica sopravvissuta delle tre donne a bordo del mezzo di soccorso. Pur non ricordando nulla dell’incidente, si rende conto di essere stata miracolata, «me l’ha detto anche il soccorritore che mi ha estratto dall’ambulanza ed è venuto poi a trovarmi in Pronto soccorso».


LE INDAGINI
Intanto sul fronte giudiziario non restano aperti interrogativi. Il procuratore facente funzioni Maria Grazia Zaina conferma la responsabilità dell’autista dell’ambulanza. «Valuteremo se affidarci a una consulenza tecnica», ha specificato. Ma - che sia stata una manovra errata o un malore improvviso - la ricostruzione dei carabinieri e, soprattutto, le testimonianze raccolte, non lasciano aperti dubbi sulle cause dell’incidente: un’invasione di corsia. Un fascicolo per omicidio stradale è stato aperto dal sostituto procuratore Federico Baldo, ma è destinato a seguire la via dell’archiviazione, perché l’unico indagato, l’autista dell’ambulanza, ha perso la vita. Mezzi e telefonino della 59enne sono già stati dissequestrati e le famiglie delle vittime sono state autorizzate a celebrare i funerali.
 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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