Schianto mortale sulla Cimpello Sequals. ​Funerale sospeso. La famiglia della volontaria Graziella Mander chiede l'autopsia

Martedì 9 Gennaio 2024 di Lorenzo Padovan
Graziella Mander e la scena dell'incidente

PORDENONE - Slitta ancora il funerale di Graziella Mander, la volontaria della Croce Rossa morta una settimana fa nell'incidente stradale sulla Cimpello Sequals tra un'ambulanza e un camion, costato la vita anche a Claudia Clement, l'80enne di Vivaro trasportata nel mezzo di soccorso e Pierantonio Petrocca, 52 anni, autista di Valvasone Arzene.

Nonostante la Procura avesse concesso il nullaosta alla sepoltura già il giorno seguente il terribile schianto, i parenti della 59enne di Valeriano, che guidava l'ambulanza, hanno chiesto che venga disposta l'autopsia per capire che cosa possa avere causato la tragedia. Le parole della volontaria della Cri, Kristyna Costantini, sopravvissuta allo schianto, lasciano aperti degli interrogativi sulle condizioni della volontaria: poco prima dello schianto aveva riferito di avere mal di testa. Il dubbio che i congiunti vogliono fugare riguarda il repentino cambio di corsia dell'ambulanza, causato non da un tentativo azzardato di sorpasso - in una zona con linea continua e scarsa visibilità - bensì da un malore che potrebbe aver colto la donna, la quale avrebbe così perso il controllo del veicolo. Se ne saprà di più nella giornata odierna. Pare, comunque, che ci sia grande determinazione da parte del marito e delle due figlie: se la Procura non dovesse disporre l'approfondimento medico-legale, sono intenzionati ad affidarsi a un perito privatamente.


LUTTO CITTADINO
In attesa di conoscere gli sviluppi, ieri mattina anche il sindaco Umberto Scarabello ha fatto sapere che il giorno del funerale sarà proclamato il lutto cittadino anche a Maniago, sede del Comitato della Croce Rossa di cui la vittima dell'incidente faceva parte da un quarto di secolo. Stessa decisione era stata assunta dal sindaco di Pinzano al Tagliamento, Emiliano De Biasio. Graziella Mander viveva infatti a Valeriano con il marito Roberto e le figlie Marina (anche lei volontaria della Croce rossa) e Serena. Fino a ieri sera non c'erano novità nemmeno sulle esequie di Claudia Clement, la donna di 80 anni che ha perso la vita all'interno dell'ambulanza che l'aveva accompagnata a Padova per una visita medica specialistica. In questo caso, secondo quanto è emerso, ci sarebbero però soltanto intoppi di natura burocratica, legati al fatto che la donna viveva in paese unicamente con un nipote poco più che maggiorenne e si è atteso l'arrivo della figlia dalla Svizzera per dare corso ai preparativi per le esequie. I volontari della Croce Rossa di Maniago hanno già reso noto che parteciperanno, in forma ufficiale e in divisa, anche all'ultimo saluto all'anziana per testimoniare la vicinanza della grande famiglia della Cri a questa tragedia che ha scosso l'intera nazione.


L'ADDIO ALL'AUTISTA
Valvasone Arzene domani dà l'addio a Pierantonio Petrocca, l'autista della Trans Ghiaia che era alla guida del tir e che ha disperatamente tentato di evitare l'impatto frontale contro l'ambulanza. La moglie Elisabetta e i due figli, Vincenzo e Lorenzo, hanno annunciato che il funerale sarà celebrato nel duomo di Valvasone alle 15 (questa sera alle 19 verrà recitato il Rosario). Chi volesse salutare lo sfortunato autista può farlo oggi, dalle 15 alle 18, nella casa funeraria delle onoranze funebri Eredi Querin di San Vito al Tagliamento e, domani, dalle 8.30 in poi.


IL BILANCIO
Il bilancio dell'ultimo mese è drammatico relativamente ai sinistri che hanno coinvolto autoambulanze durante i servizi di soccorso. Sono stati ben sette e hanno perso la vita 9 persone fra sanitari, malati trasportati e conducenti, con sette morti a bordo delle ambulanze. Si aggiungono anche 12 feriti, alcuni molto gravi. Sono i dati registrati dall'Osservatorio Asaps, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale. Tre di questi incidenti sono avvenuti in Emilia (San Pietro in Casale, Baura, Mointerenzio), gli altri in Veneto, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Toscana. «Una vera strage - ha commentato il presidente Giordano Biserni - che pone preoccupanti interrogativi sul rispetto delle regole da parte degli altri conducenti nei confronti dei veicoli di soccorso che circolano con sistemi di allarme visivi e acustici attivati, ma che spesso non sono ascoltati nè visti per tempo, e sul sistema di segnaletica stradale e sulle modalità di guida di questi veicoli che dovrebbero essere un'oasi di sicurezza in movimento per malati e feriti, ma che sempre più spesso si trasformano in trappole mortali per i malati stessi, per medici, infermieri e conducenti, spesso dei volontari».

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