CONEGLIANO (TREVISO) - Sfiorata la tragedia alla primaria Mazzini di Conegliano dove, verso le 3 di notte, un grosso pino domestico piantato nel giardino della scuola è precipitato in strada travolgendo la ringhiera e abbattendosi sull’asfalto. Fortunatamente a quell’ora non transitava nessuno e, tranne i danni alla recinzione, non ci sono state altre conseguenze. Ma ben diversi sarebbero stati gli effetti se fosse successo nel pomeriggio precedente quando, complice la giornata di pioggia, la circolazione veicolare era sostenuta, o anche qualche ora più tardi, quando il traffico lungo via Carpenè e nelle vicine traverse si è intensificato come ogni giorno all’orario di avvio delle lezioni e in coincidenza con l’ingresso al lavoro alla Dersut Caffè che ha la sua sede proprio in via Vecellio, all’intersezione della quale l’albero è caduto in prossimità dell’attraversamento pedonale.
L’ALLARME
«È stato un fulmine a ciel sereno - afferma il vicesindaco Claudio Toppan, assessore con delega ai Lavori pubblici - Il pino caduto stanotte non era una delle alberature che aveva dato segni di malattia, tant’è vero che il tronco è sanissimo. A cedere è stato l’apparato delle radici». Le condizioni meteo della notte, con debole pioggia senza eccessi precipitativi e soprattutto senza vento, non hanno influito sull’incidente e questo fattore ha allarmato ancora di più l’amministrazione, perché nessun fattore esterno ha determinato la caduta e non c’erano stati segnali per prevenirla. «Le radici superficiali di questi grandi pini domestici ci preoccupano non poco - sottolinea il vicesindaco - Solo per caso non ci sono state ripercussioni per le persone in transito o per i bambini della scuola, ma è un monito per accelerare l’analisi statica di tutte le alberature, soprattutto degli alberi di questa tipologia».
AGRONOMO A RAPPORTO
Nel pomeriggio, proprio alla luce di quanto è successo, c’è stato un incontro urgente per valutare lo stato degli altri alberi presenti nel giardino, con i funzionari e l’esperto agronomo che sta analizzando l’intero patrimonio del territorio comunale. Nel 2023 erano già iniziati i lavori di censimento dello stato di salute degli alberi, affidati allo studio dell’agronomo Claudio Corazzin, ma i pini domestici della primaria non erano rientrati nella lista di quelli da monitorare o abbattere.
FRAGILITA’ LATENTE
L’incidente ha rivelato una fragilità non facilmente prevedibile, alla quale si intende provvedere con una velocizzazione del programma che ha come obiettivo l’analisi statica di tutte le cinquemila alberature dislocate all’interno dei confini comunali. «A stretto giro verranno esaminati gli alberi presenti alla scuola Marconi -annuncia già il vicesindaco - e una speciale attenzione sarà riservata a tutti i pini domestici negli asili e nelle scuole che, avendo un apparato radicale in superficie, possono incorrere a crolli improvvisi. L’incidente di questa notte è un campanello d’allarme perché abbiamo riscontrato che la maggior parte delle cadute coinvolgono questo tipo di alberi e la disgrazia è sempre dietro l’angolo».