Rischio terremoto sempre più alto: Treviso passa in fascia 2

Sabato 12 Marzo 2022 di Paolo Calia
Rischio terremoto sempre più alto: Treviso passa in fascia 2

TREVISO - Aumenta il rischio sismico per la città, passata dalla fascia tre (la più bassa, data alle zone a rischio minimo) alla due, l'intermedia.

La più alta è la uno prevista per le zone dove il terremoto è un pericolo sempre incombente. E anche alla luce di questa nuova classificazione, la Protezione Civile cittadina ha rivisto il piano per le emergenze e si è dotata di un software particolare, ideato dai volontari, in grado di analizzare ogni singola zona indicando con esattezza gli appartamenti e le abitazioni dove vivono disabili o cittadini non in grado di muoversi da soli. Particolare attenzione è stata poi riservata alla microzonizzazione sismica, dove sono stati evidenziati tutti quegli edifici che, in caso di crollo, possono interrompere le vie di comunicazione. E per ogni situazione è stato studiato un percorso alternativo. Indicazioni indispensabili in caso di emergenza per coordinare i soccorsi e non perdere tempo prezioso.


DIFFICOLTÀ

Il lavoro è stato titanico: 2500 ore di incontri, confronti, immissioni di dati al computer. Il risultato è un piano unico in Italia, dove ogni singola criticità (terremoto, inondazione, copiose nevicate, blackout, fortunali, incidenti stradali) è stata esaminata e calata sul territorio comunale. E per ogni situazione sono state studiate soluzioni per soccorrere la popolazione e coordinare i soccorsi assieme a forze dell'ordine, vigili del fuoco, militari, Usl. «Un lavoro che ci rende particolarmente orgogliosi - spiega il sindaco Mario Conte - ringrazio la Protezione Civile che ci ha permesso di essere la prima città in Italia ad aggiornare il piano secondo le normative più recenti grazie a una piattaforma informatica di mappatura di ogni angolo della città e dei nuclei familiari che ci consentirà, in caso di emergenza, di facilitare le operazioni di soccorso». A coordinare il piano è stato Riccardo Mastronicola, responsabile della Protezione Civile cittadina: «La collaborazione tra uffici comunali, Regione Veneto e i volontari ha dato vita al piano di Protezione Civile che rappresenta la migliore sinergia per fare in modo che il cittadino di senta sicuro e, in caso di emergenza, sappia che può contare sempre su qualcuno che è addestrato a potare le prime informazione e i primi aiuti».


L'ORGANIZZAZIONE

La struttura portante del piano è l'individuazione di 73 aree di attesa, distribuite tra i vari quartieri, dove i cittadini dovranno recarsi in caso di necessità. Qui verranno soccorsi e portati, se necessario, in quattro grandi aree già attrezzate per poter ospitare tende. Aree individuate a Fiera, allo stadio di rugby, al parco Ali dorate di Monigo e al campo da calcio dell'Aurora. «Ora - conclude il sindaco - abbiamo a disposizione un documento in grado di aumentare la sicurezza della collettività». Il piano verrà presentato alla cittadinanza con degli incontri organizzati in ogni quartiere con serate dedicate.

Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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