MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - Una stella più grande e luminosa delle altre, solca il cielo solo per pochi minuti. Ma una stella non è: si muove veloce nel firmamento. Gli viene quasi un nodo alla gola per l’emozione. E alla fine, con una normale macchina fotografica, riesce a riprendere il bagliore che emana la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) che ha solcato il cielo di Motta. È accaduto alle 18.54 di martedì: la stazione si trovava in quel momento a 400 chilometri di quota e una velocità di 28.000 km/h. Protagonista dello scatto è il fotografo Carlo Verardo, amante delle immagini naturali. Martedì sera, guardando il cielo, è sobbalzato vedendo questa luce luminosa così intensa e veloce. Macchina fotografica a tracolla, ha cominciato a scattare. Non prima però di aver raggiunto in tutta fretta un luogo buio, per rendere l’immagine più efficace possibile. «Purtroppo ci sarebbe voluto un obiettivo molto più potente» racconta Verardo. «Ma per me, fotografo per diletto, è stato comunque affascinante vedere questa “stella”, chiamiamola così: una delle più grandi che si vedevano in serata nel firmamento. Si muoveva silenziosa e luminosa a quasi 30.000 km all’ora». Ma di preciso dove si trovava in quel momento? «Ero appostato al buio completo immerso nella campagna di Lorenzaga e alle 18,54 è apparsa la ISS proveniente da Nord Ovest. Ci ha messo circa tre minuti a solcare tutto il cielo fino a Est, dove è scomparsa. Per me è stata una grande emozione». «È importante ricordare che all’interno di quella “luminosa traiettoria” si trovano 4 astronauti, tra cui spicca la figura dell’italiano Walter Villadei della nostra aeronautica militare». La Stazione Spaziale Internazionale, come racconta lo stesso Verardo che sull’argomento si è documentato in maniera approfondita, è una specie di grande laboratorio, lungo 100 metri e largo 80, che galleggia nello Spazio muovendosi attorno alla Terra. «È dedicato alla ricerca scientifica, un progetto gestito da 5 diverse agenzie spaziali: la statunitense Nasa, la russa Rka, l’europea Esa, la giapponese Jaxa e la canadese Csa-Asc. Con un costo di 150 miliardi di dollari, è stata lanciata in orbita il 20 novembre 1998».
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