Scuola al via ma nel trevigiano mancano ancora 600 insegnanti: «Criticità soprattutto alle elementari»

Giovedì 14 Settembre 2023 di Mauro Favaro
(Foto Ansa/Luca Zennaro)

TREVISO - La scuola è ripartita. Ma mancano ancora quasi 600 insegnanti. Tra questi, oltre 400 di sostegno. Alle elementari si cercano 445 supplenti. E alle superiori 120. Scarseggiano anche i docenti di materie come matematica, fisica, elettronica e informatica. Il Planck di Lancenigo si è già assicurato la disponibilità di “baby-prof”, cioè ex allievi ventenni, oggi all’università, non ancora laureati, che torneranno nella loro vecchia scuola come insegnanti di elettronica e informatica: «Faremo i passaggi con le graduatorie di istituto e quelle delle scuole vicine – spiega la preside Emanuela Pol – ma sappiamo già che non ci saranno risposte. E di conseguenza procederemo chiamando gli ex allievi». Copriranno due cattedre e mezza di elettronica e 10 ore di informatica.


IL PANORAMA
Il quadro generale a livello provinciale è emerso dopo la conclusione delle operazioni per il primo turno di nomina dei circa 2.700 supplenti annuali. E’ vero che gli istituti trevigiani contano in tutto qualcosa come 9mila prof. Ma i docenti con incarichi a termine sono fondamentali. E ad oggi il 20% di questi posti è ancora vacante. «Alla fine gireranno un migliaio di nomi» prevedono gli addetti ai lavori. Non sono mancate le rinunce: oltre 170 persone hanno rifiutato la supplenza annuale. I motivi non sono sempre chiari. «In diversi hanno rinunciato dopo aver preso servizio per 5 o 6 giorni (dal primo settembre, ndr)», allarga le braccia Barbara Sardella, dirigente dell’ufficio scolastico di Treviso. Evidentemente sono impegnati in altri ambiti. Questi non potranno più essere richiamati per l’intero periodo di validità delle graduatorie per le supplenze. Ma l’aggiornamento degli elenchi è previsto proprio per l’anno prossimo. Quindi cambia poco. Mentre il nodo burocratico del “doppio nome” si è rivelato meno pesante del previsto: alla fine sono stati solo 29 i prof che hanno rinunciato alla supplenza perché nel frattempo erano stati immessi in ruolo.In tutto ciò le scuole si ingegnano come possono andando avanti con orari provvisori e ridotti (come ingressi alle 9 e uscite alle 12), compresenze dove manca l’insegnante di sostegno e rientri pomeridiani rinviati a fine settembre. Venerdì l’ufficio scolastico farà scattare il secondo turno di nomine (per le graduatorie provinciali non ancora esaurite). Ora, però, in buona misura toccherà direttamente alle scuole andare a coprire i buchi chiamando docenti dalle graduatorie di istituto e attraverso le cosiddette Mad, le messe a disposizione, cioè pescando tra chi si è proposto in modo autonomo portando il curriculum nelle segreterie dei vari plessi. «Quest’anno abbiamo anticipato i tempi delle nomine. Non ci sono stati errori. Su questo fronte non posso dire di essere scontenta – specifica Sardella – certo, ci sono delle criticità strutturali. Ad oggi, in particolare alle elementari e nell’ambito del sostegno. Così come si fatica a trovare docenti di materie scientifiche. Se proprio non ci sono, diventa difficile superare questa situazione».


I NUMERI 
Nello specifico attualmente nella Marca mancano 583 supplenti (165 di posto comune e 418 di sostegno). I numeri dicono che gli asili statali sono un’isola felice. Qui mancano solo 3 supplenti. E il sostegno è tutto coperto. Alle elementari, invece, si apre un abisso: restano da trovare 78 maestre e maestri, più 367 insegnanti di sostegno (compresi gli spezzoni d’orario). Alle medie mancano 15 professori di sostegno. Alle superiori, infine, sono 120 le cattedre ancora sguarnite, tra le quali 36 di sostegno. «Il tema del sostegno resta estremamente delicato. Ci sono pochi docenti specializzati. L’auspicio è che tutti i posti ora possano essere coperti attraverso le graduatorie d’istituto – tira le fila Sardella – tra i nodi potrebbe esserci anche il fatto che le nomine vengono fatte in modo contestuale. E così, se non si ha una specifica vocazione per il sostegno, si tende a dare priorità al posto comune».

Ultimo aggiornamento: 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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