Appalti a Treviso, il sindaco Mario Conte contro le opposizioni dopo il ricorso accolto dal Tar: «Mettono in dubbio la professionalità dei nostri dipendenti, pretendo delle scuse»

Giovedì 21 Marzo 2024 di Mauro Favaro
Appalti a Treviso, il sindaco Mario Conte contro le opposizioni dopo il ricorso accolto dal Tar: «Mettono in dubbio la professionalità dei nostri dipendenti, pretendo delle scuse»

TREVISO  - «L’opposizione si scusi pubblicamente con i dipendenti comunali. Lo pretendo. Hanno messo in discussione in modo infondato la loro serietà e la loro professionalità. Inaccettabile. Non intendo più interloquire fino a quando non arriveranno le scuse». Al sindaco Mario Conte non sono andate giù le critiche piovute su Ca’ Sugana dopo la sentenza del Tar che ha ribaltato l’appalto per lo sviluppo e la gestione della sosta a pagamento (7 anni per oltre 5,2 milioni). «L’opposizione ha avanzato dubbi sulle capacità dei lavoratori anche in previsione di progetti come il park Vittoria. Una gravità inaudita. Spero che i sindacati si uniscano alla richiesta di scuse – incalza – non accetto che i dipendenti vengano infangati. Se qualcuno sbaglia è il sindaco, sempre». Da qui il particolare Aventino.

LA SENTENZA

La miccia è nota. Accogliendo il ricorso della Intercomp Spa di Verona, dopo 10 mesi il Tar ha fatto saltare l’affidamento della gestione della sosta alla Park It Srl di Perugia, bollando uno dei preventivi come “obiettivamente falso”, e dettato l’aggiudicazione a Intercomp, arrivata seconda. L'eventuale ricorso al Consiglio di Stato va presentato entro 30 giorni. «In ogni caso, per settembre avremo il nuovo gestore», dice Andrea De Checchi, assessore alla mobilità. Con il giudizio definitivo, Ca’ Sugana farà partire la segnalazione all’Anac. E valuterà, oltre alla cauzione, anche una richiesta danni alla Park It. «Il Comune è parte lesa. Ed è assurdo accusare la macchina amministrativa quando è l’ente a essere danneggiato – sottolinea l’assessore – è un approccio simile a quello di chi sperava che Treviso non diventasse Capitale della cultura, danneggiando l’intera città, per poter colpire l’avversario politico».

I NUMERI

Ca’ Sugana ha snocciolato i numeri: dal 2018 ad oggi l’amministrazione Conte ha aperto 259 procedure, tra gare e affidamenti, e ci sono stati solo 3 ricorsi (1 respinto sui servizi delle biblioteche e 2 accolti, quello relativo all’ippodromo e appunto quello sulla sosta). L’1,2%. «E gli errori tecnici sono addirittura a zero – specifica De Checchi – i ricorsi sono stati fatti per doglianze di partecipanti su documenti presentati da chi si era temporaneamente aggiudicato la gara. Non è mai stato sbagliato nulla nella formulazione della gara. Le affermazioni dell’opposizione sono volgari e offensive». L’assessore evidenzia che la commissione non ha gli strumenti per valutare la veridicità di ogni singolo documento.

LE OPPOSIZIONI

Ma l’opposizione contrattacca. Giorgio De Nardi è netto: «Con subdola furbizia, il sindaco accusa deviando l'attenzione sui dipendenti comunali, in modo da depistare le sue responsabilità – spiega – il pesce puzza sempre dalla testa. Il responsabile numero uno è il sindaco, e per questo è profumatamente pagato. Lui deve vigilare e rispondere dell’operato. E solo a lui sono dirette le nostre contestazioni. Le maestranze non c'entrano nulla con la politica». «Se ci saranno ricorsi sul park Vittoria – punge – avrà ancora il coraggio di dire che ce la prendiamo con i dipendenti»? Stefano Pelloni, capogruppo del Pd, rincara la dose: «Non capisco perché coinvolgere la macchina amministrativa in un dibattito politico – specifica – la responsabilità di avere una società dei parcheggi in proroga dal 2021 (Apcoa, ndr) è politica, così come sul ritardo sul bike sharing e sul park Miani, gratis da mesi. Conte risponda e non scarichi le responsabilità». Antonella Tocchetto non rinuncia al sarcasmo: «Conte non ci parla più? Non è che cambi molto rispetto al muro di oggi – dice – ma se fa tutto la parte amministrativa, allora eliminiamo quella politica. Oltre a dare l’indirizzo, il politico deve anche controllare. E se c’è un problema per gare d’appalto troppo complicate, suggerisco al sindaco di organizzare dei seminari per politici e amministrazione». «Qui il problema – tira le fila Gigi Calesso, riferimento di Coalizione civica per Treviso – mi pare sia come l'amministrazione predispone le gare d'appalto, non certo quello dei dipendenti».

Ultimo aggiornamento: 10:36
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