TREVISO - Il caso o, meglio, un articolo del Gazzettino a firma Cristiana Sparvoli, ha fatto ritrovare amici che non si vedevano da 47 anni. Ovvero dall'estate 1974, quando fecero l'esame di maturità al liceo Canova. Da allora, mai più visti. Lui, Valerio Di Donato, giornalista trevigiano, una carriera al Giornale di Brescia, è stato "ritrovato" dai quattro ex compagni sulle pagine del giornale, in un pezzo che recensiva il suo ultimo libro "Le fiamme dei Balcani" per Oltre Edizioni, un romanzo storico (non è il suo primo lavoro sulle vicende istriane, che conosce bene) nel quale racconta la vicenda, che parte da una storia vera, di un istriano che, tornato dopo la fine della guerra in Istria in vacanza, viene a sapere che era stato nel mirino dei titini che dovevano ammazzarlo: ma il killer ebbe un incidente in moto e non arrivò.
Letto l'articolo, i quattro, Giulia Piazza, Giuseppe Furlanetto, Francesco Cappellazzo, Cristina Cason e Maria Teresa Migneco, che si vedono spesso, hanno contattato l'ex compagno di liceo e la rimpatriata si è concretizzata in una cena a Jesolo. Due di loro hanno già letto il suo libro, dice soddisfatto Valerio, un terzo lo sta per fare. Aumentano le rimpatriate trevigiane di Di Donato, che da qualche anno ha anche rispolverato le antiche esperienze giovanili con il suo ex gruppo musicale, rimesso in piedi a distanza di 40 anni con il nome i "200 km", in onore del suo frequente pendolarismo: sono Luciano Tronchin (batteria), Stefano De Negri (basso), Giancarlo Foscaro (chitarra solista), Bruno Grazio (piano, tastiere, voce), Livio Squarzoni (chitarra accompagnamento e voce), e Di Donato (voce principale, chitarra acustica, armonica).