Cacciatori sentinelle dei passaggi dell’orso a Vittorio Veneto: al setaccio le fototrappole

Martedì 19 Settembre 2023 di Claudia Borsoi
(foto pexels)

VITTORIO VENETO (TREVISO) - Cacciatori in prima linea per il monitoraggio della fauna selvatica e quindi dell’orso. Dalle foto-trappole collocate sulle altane impiegate per la caccia di eradicazione al cinghiale potrebbe arrivare nelle prossime ore i fotogrammi dell’ultimo passaggio del plantigrado avvistato da un paio di escursionisti, sabato e domenica, mentre percorrevano il sentiero dell’Alta Via 6, in territorio vittoriese, non lontano dal santuario di Santa Augusta. Così era accaduto anche per i passaggi, a giugno, dell’animale sopra l’abitato di Sonego a Fregona e a nord di Villa a Cordignano. «Al momento segnalazioni del passaggio dell’orso dai cacciatori che gestiscono le altane presenti nel territorio tra Santa Augusta e il Pizzoc non ne abbiamo avute – riferiva ieri Franco Alpago, presidente del Comprensorio Alpino di Vittorio Veneto che conta 197 soci - Chiederò a tutti di visionare i filmati».

Nessuna segnalazione, per ora, nemmeno dai cacciatori di Fregona. 


LE PRECAUZIONI
Ieri non si parlava d’altro in città. «Non c’è al momento alcuna situazione di allerta – rassicura il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto -. Una formale segnalazione del passaggio dell’orso nel nostro territorio da parte delle istituzioni preposte, come i forestali, non c’è al momento stata. Penso si tratti del solito orso transitato mesi fa per Fregona e Cordignano, quindi un soggetto maschio e giovane in transito. Tra l’altro, in zona non mi risulta ci siano state predazioni ai danni di apiari che potrebbero segnalare, invece, una sua presenza stanziale». «L’orso – interviene Alpago – è abbastanza schivo, così come il lupo che già popola le nostre montagne. Chiaramente noi che frequentiamo il bosco per andare a caccia, ora non viviamo tanto felicemente la notizia della presenza anche di questo animale. Comunque ci atteniamo al buon senso: se viene avvistato, l’importante è mantenere la calma, non correre e non gridare. Credo che maggiore attenzione la dovrà avere chi va a funghi». L’orso sabato e domenica è stato avvistato lungo il tratto di Alta Via 6 tra la località di Piadera e la Madonna dell’Agnelezza, dunque tra il territorio di Vittorio Veneto e quello fregonese del Pizzoc. Un territorio molto frequentato dagli escursionisti.


I PODISTI
Un sentiero che si imbocca da Santa Augusta e che poi conduce in quota. Un sentiero che i numerosi iscritti a Scuola di Maratona di Vittorio Veneto percorrono abitualmente e che, nonostante la presenza dell’orso, continueranno a farlo. «Chi è da una vista che frequenta questi contesti collinari e montani sa che gli animali, di solito, si allontano quando ci sentono arrivare – testimoniano dall’associazione presieduta da Vittorio Buriola -. Il 99% delle volte scappano prima. Difficile che un orso, un lupo o un cinghiale ti inseguano. Se però uno va nel bosco con il cane, chiaro che quel contesto può invece attirare l’animale. Tra i nostri associati non si sono mai verificati incontri problematici con animali selvatici. Anche i lupi, incrociati, si sono sempre mantenuti in lontananza. Continuiamo quindi a percorrere quel sentiero». «Ho frequentato anche di notte il Cansiglio – testimonia Ivan Cao, trail runner e consigliere di Scuola di Maratona – e non mi sono mai imbattuto in animali particolari». Non si dice preoccupato nemmeno il vicesindaco Gianluca Posocco, pure appassionato di trail running e conoscitore dei sentieri della zona. «Qualcuno chiaramente può avere paura, ma gli appassionati di trail sanno che quando percorrono sentieri montani potrebbero imbattersi in lupi, cinghiali e ora anche negli orsi. Chiaro che la probabilità di avvistarli c’è, come pure che possono succedere degli attacchi, ma chi si è imbattuto anche di recente in lupi e cinghiali, non ha avuto problemi e gli animali sono scappati via. Molti trail runner temono di più le zecche, per assurdo, subdole e veicolo di virus e infezioni».

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