Caso Tassitani, il direttore del carcere al papà di Iole: «Per incontrare il cappellano serve il via libera di Fusaro»

Intanto la consigliera regionale Silvia Rizzotto scrive al ministro Carlo Nordio perchè venga sospeso il rilascio, ancorchè parziale, dell'assassino

Venerdì 10 Marzo 2023 di Lucia Russo
BRUTALE OMICIDIO - Iole Tassitani fu assassinata nel dicembre del 2007

CASTELFRANCO - «Per l’incontro tra i familiari di Iole Tassitani e don Marco serve un’autorizzazione e bisogna anche vedere se il detenuto è d’accordo». Le porte per un confronto tra il papà di Iole, l’ex notaio Luigi Tassitani e il cappellano del carcere Due Palazzi di Padova, don Marco Pozza, non sono quindi chiuse. Ma, affinché l’incontro possa avvenire c’è la burocrazia da espletare. Una richiesta fatta al carcere che deve poi passare una valutazione e ricevere anche l’ok da parte del detenuto Michele Fusaro che sta scontando la pena per l’omicidio di Iole, brutalmente uccisa nel 2007.

L’AUTORIZZAZIONE

A spiegare l’iter è lo stesso direttore del carcere Due Palazzi, Claudio Mazzeo: «Serve un’autorizzazione, poi bisogna fare una valutazione sulla richiesta e anche vedere se il detenuto è d’accordo - sottolinea - Ma se don Marco vuole incontrare la famiglia Tassitani, è una scelta che può prendere sempre previa autorizzazione». L’idea di un incontro con il cappellano del carcere nasce da un desiderata espresso verbalmente dal papà di Iole Tassitani sostenuto anche dalla sorella Luisa: «Potrebbe essere un incontro costruttivo - ha sottolineato - Potremmo raccontagli il nostro punto di vista e lui potrebbe dirci il suo, magari questo incontro potrebbe aiutarci a capire alcune cose. Non si sa mai». Un confronto che potrebbe generare uno scambio di sensazioni, emozioni e vissuto, dove i familiari potrebbero raccontare di quel vuoto incolmabile nelle loro vite. E il cappellano potrebbe descrivere quelle dieci ore fuori dal carcere trascorse insieme a Michele Fusaro.

L’APPELLO AL MINISTRO

Le dieci ore di libertà concesse a Michele Fusaro, hanno lasciato sgomenti parecchie persone, tra coloro che hanno conosciuto Iole e anche chi semplicemente si è preso a cuore questa terribile tragedia. Tra questi, anche la consigliera regionale Silvia Rizzotto che già in passato si era espressa sulla vicenda e che ieri ha inviato una lettera al ministro Carlo Nordio. «Alla luce della crudeltà con la quale è stato perpetrato l’omicidio, la mutilazione e l’occultamento del cadavere di Iole e, in considerazione dell’estrema pericolosità del soggetto ovvero del drammatico ricordo di tale omicidio nella comunità di Castelfranco Veneto - si legge - Sono a chiederle di approfondire la vicenda allo scopo di adottare ogni iniziativa utile per verificare l’opportunità di sospendere il rilascio ancorché parziale, dell’assassino Michele Fusaro».

Ultimo aggiornamento: 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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