Sit-in degli agenti di polizia penitenziaria, Donazzan: «In carcere la peggiore umanità». Pd: «Spregevole»

Mercoledì 6 Settembre 2023 di Angela Pederiva
Il sit-in davanti al Due Palazzi e Elena Donazzan

PADOVA - Due ostaggi e cinque feriti, in meno di una settimana, fra gli agenti della casa circondariale di Padova. Per questo ieri mattina davanti al Due Palazzi si è svolta una manifestazione dei sindacati, ai quali l’assessore regionale Elena Donazzan ha portato la propria solidarietà.

Ma le sue dichiarazioni hanno rubato la scena alla protesta, vista la bufera scatenata dall’esponente di Fratelli d’Italia: «Non esiste una legge buona in assoluto, non esiste un decreto chiaro in assoluto e non esistono regole di ingaggio chiare in assoluto – ha detto la meloniana, rivolta ai rappresentanti della polizia penitenziaria – quando abbiamo a che fare con la peggiore umanità. Perché voi non avete a che fare con le signorine. Qua dentro abbiamo la parte degenerata della società».

ACCUSA E DIFESA
Inevitabile la polemica politica. «Dire cose banali e sprezzanti è la sua specialità», ha tuonato Laura Puppato, ex senatrice del Partito Democratico: «Per lei le carceri non devono, non sono e possono essere luoghi di rieducazione volti a far riprendere una vita sbandata, ma luoghi senza uscita. A nulla vale che, anche qui, le percentuali di coloro che riescono ad uscire dal carcere, senza più rientrarvi qualora si investa su di loro con il lavoro o lo studio entro le mura, siano di ben oltre il 70%». Interpellata in serata dal Gazzettino, Donazzan ha però tenuto il punto: «Gli agenti della polizia penitenziaria hanno a che fare con l’umanità più difficile e fragile: questo intendo con “peggiore”. In carcere non vanno le educande, ma le persone che hanno commesso i reati, spesso con violenza. Perciò ribadisco la mia vicinanza alle forze dell’ordine». Puppato l’ha accusata di abiurare il principio costituzionale della rieducazione della pena, tuttavia Donazzan si è difesa così: «Io investo nelle carceri: sono l’assessore all’Istruzione che ha fatto partire l’Alberghiero proprio a Padova per dare un’opportunità di vita e di lavoro ai detenuti. Però non si può nascondere che si ha a che fare con un’umanità difficile. Un aggettivo fastidioso? Allora datemi l’elenco delle parole che posso usare. Ma questa è una pulizia del pensiero che non mi piace». 
 

Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 20:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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