Ultimo affronto a Iole Tassitani: rubati i fiori dalla tomba dove la mamma da due settimane riposa accanto alla figlia

La denuncia della sorella Luisa: «Dopo il funerale della mamma hanno portato via tutto. Fa molto male, servono le telecamere»

Domenica 5 Febbraio 2023 di Francesca Dussin
La tomba della famiglia Tassitani

CASTELFRANCO - Non c’è pace per la famiglia Tassitani. Dopo 16 anni di dolore c’era evidentemente spazio per un ultimo oltraggioso affronto: rubare le composizioni floreali che adornavano la tomba di famiglia dove da un paio di settimane mamma Marisa riposa accanto all’amata Iole. Che il cimitero di Castelfranco Veneto sia preda di furti sempre più frequenti è ormai un dato di fatto. A pochi giorni dal funerale di Marisa Rossi Tassitani, celebrato il 21 gennaio, già due tombe sono state depredate dai doni floreali di familiari e amici dei defunti. Ora il nuovo increscioso furto.
 

INFINITA AMAREZZA
«La tomba è della mia famiglia da circa 15 anni: è il luogo dove è sepolta anche mia sorella Iole, ed è già successo negli anni che venisse rubato qualcosa: angioletti, piantine o gingilli vari -commenta amareggiata Luisa Tassitani- Si tratta di cleptomani che, come purtroppo sappiamo, girano troppo spesso nei cimiteri. Ma rubare un intero “giardino” di composizioni di fiori, tra l’altro appena dopo il funerale, fa molto più male». Qui non si tratta di una piccola sottrazione ma del furto di quasi una quindicina di composizioni floreali, tra cui cuscini di fiori e un grande cuore di rose da parte dei nipoti: se anche il valore economico fosse trascurabile, di certo non lo è il valore affettivo. La stessa sorte è toccata anche a un’altra famiglia, che proprio nello stesso giorno ha trovato quasi spoglia la tomba ricoperta di fiori della figlia scomparsa. «Ho chiesto al custode del cimitero se ci fossero delle disposizioni cimiteriali di cui non ero a conoscenza, che vietassero la presenza di un numero eccessivo di fiori su una tomba. Ma mi ha confermato che non esiste alcuna legge di questo tipo. Siamo convinti che si tratti di un furto» continua Luisa. Ai malviventi di certo non interessavano i fiori, ma più probabilmente i materiali di cui sono formate le loro composizioni: spugna e ganci di varie dimensioni. «Mio padre è molto arrabbiato per questa vicenda, vorrebbe sporgere denuncia ai carabinieri». Luigi Tassitani affida il suo pensiero a un post su Facebook: «Ma con quale coraggio e quale cuore si va a rapinare la tomba dove è stata appena sepolta mia moglie? Penso che l’amministrazione o chi ha in gestione la manutenzione del cimitero dovrebbero pensare a prendere provvedimenti». E difatti la famiglia Tassitani rilancia la richiesta, già da tempo avanzata all’amministrazione, di installare delle telecamere di videosorveglianza nei cimiteri comunali. «Penso di parlare a nome di tutta la cittadinanza, o perlomeno a nome di tutte le famiglie che oltre al lutto hanno dovuto subire questo oltraggio, quando dico che sarebbe opportuno e doveroso installare delle telecamere, che facciano almeno da deterrente» prosegue Luisa.
 

LE REAZIONI
«Quello che è successo è un atto spregevole e da condannare con forza -ribadisce il sindaco Stefano Marcon- Ma il tema delle telecamere nei cimiteri non può purtroppo essere percorso a breve, in quanto il nostro sistema di videosorveglianza, che oggi conta circa un centinaio di telecamere, ha bisogno di un intervento di aggiornamento per rimanere efficiente.

Dico però che con la polizia locale faremo maggiori controlli per eliminare questo problema, come già fatto in altri campisanti». Desolata anche Maria Gomierato, sindaca all’epoca dell’omicidio di Iole e amica di famiglia: «Un gesto come questo non si può nemmeno commentare, non sapevo che fosse stato aggiunto dolore al dolore. Mi dispiace tanto per una famiglia già così provata ma viviamo una stagione difficile dove anche i valori basilari di una società civile appaiono spesso smarriti, mancano sensibilità e rispetto per le persone e per i loro affetti, anche nei momenti più delicati della vita. Spero che chi ha sbagliato si ravveda e che possa rimediare a un gesto che ritengo imperdonabile».

Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 14:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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