Aldo Serena in un murales, il Montebelluna Calcio omaggia il suo campione: «Qui ho iniziato il mio percorso»

Giovedì 14 Settembre 2023 di Giulio Mondin
Aldo Serena in un murales, il Montebelluna Calcio omaggia il suo campione: «Qui ho iniziato il mio percorso»

MONTEBELLUNA (TREVISO) - Un murale dedicato ad Aldo Serena. Il Calcio Montebelluna, società nella quale il celebre attaccante nativo di Mercato Vecchio mosse i suoi primi passi per poi spiccare il salto verso la serie A e la nazionale azzurra, vuole così omaggiare il migliore tra i moltissimi ragazzi usciti nel corso degli anni dall’inesauribile vivaio biancoceleste. Una sorta di tributo alla sua straordinaria carriera e al suo contributo al mondo dello sport. Come i famosissimi ritratti di Diego Maradona e di tanti altri campioni che campeggiano nelle rispettive città di nascita e sono oggetto di un autentico culto che non conosce oblio, ora anche l’effigie del giocatore che indossò le casacche di Inter, Milan, Juventus e Torino tra le altre, potrebbe diventare, fatte le dovute proporzioni, motivo di grande interesse e visite di tifosi al via Biagi. L’idea, nata qualche mese fa all’interno della società presieduta da Alberto Catania, alla ricerca di un modello tangibile di atleta esemplare in grado di influenzare positivamente i più giovani, ha poi preso corpo grazie alla sapiente opera di Diego Montagner, un artista di opere su facciata sempre più gettonato da privati ed aziende. Una vera sorpresa per lo stesso Aldo Serena: «Non me l’aspettavo, in passato il Montebelluna mi aveva chiesto di presenziare ad alcune iniziative ma non eravamo riusciti ad incastrare i vari impegni – sottolinea – un paio di mesi fa mi hanno prospettato questo progetto chiedendomi di avallarlo. Ci ho pensato un po’ ma poi ho dato il mio assenso. Adesso sono soddisfatto di quanto è stato realizzato». Del murale, tuttora top secret nella sua interezza e che occupa la parete nord della club house del San Vigilio, si sa soltanto che raffigura un Serena intento ad indicare il campo di calcio. Un significato di indubbio valore simbolico. «Sì, io ho iniziato il mio percorso proprio da questo impianto. Sono passati tantissimi anni, ma non cambia poi molto. Ce l’ho fatta mettendoci parecchio impegno e altrettanta determinazione, senza però mai smarrire il senso del divertimento che ci deve essere giocando a calcio. Se c’è qualcosa che si può dire ai ragazzi che sognano di fare carriera, è quello di interpretare alla stessa maniera lo stare in campo. Il mondo va veloce e bisogna essere al passo con i tempi, tuttavia alcune cose rimangono uguali». Conosceva l’artista? «No, quando mi hanno contattato per chiedere l’assenso mi hanno rivelato il suo nome. Così sono andato a vedere online i lavori fatti da Diego Montagner, in effetti li ho apprezzati molto. Così ho dato l’ok. Devo dire che il risultato finale rispecchia in pieno il messaggio che intendevo dare ai ragazzi». L’opera dedicata ad Aldo Serena verrà scoperta ufficialmente domenica alle 14,30, in occasione del primo impegno interno di campionato del Monte Prodeco con l’Este. Sarà una giornata speciale, chiamata “Tifi… Amo Monte”, nella quale tutta la comunità biancoceleste è invitata a partecipare. E’ prevista l’entrata gratuita per tutti gli atleti e le loro famiglie, i primi oltre che i membri del club dovranno indossare la divisa di rappresentanza. Un modo per mostrare l’unità ed il senso di appartenenza. Al termine della partita è poi previsto un piccolo rinfresco.

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