ROVIGO - L’arte urbana è il frutto di diverse interpretazioni, si snoda tra diverse sfaccettature artistiche, le amalgama, le intreccia, tra esposizioni di fotografia e arte contemporanea, live painting, naturografie e installazioni che raccontano il territorio e le fragilità climatiche, live set musicali e concerti, trekking urbani, un documentario, l’architettura del 1900 a Rovigo. Sarà tutto questo “RoRegeneration”, il festival di arti urbane rigenerative dall’11 al 17 settembre: una settimana di eventi per favorire nuovi modi di vivere la città, occasione per approfondire progetti e investimenti di rigenerazione urbana, in parte finanziati con fondi del Pnrr, che cambieranno il volto del capoluogo.
Il programma è stato illustrato in Pescheria alla presenza di Leda Bonaguro, componente della Fondazione Cariparo, Alessandra Avezzù del consiglio dell’Ordine degli architetti di Rovigo con il collega Paolo Lodi, Cinzia Sivier presidente della Uisp, Benedetta Bagatin e Luisa Cattozzo assessori rispettivamente alla Cultura e all’Innovazione, Manuela Nissotti presidente di Asm Set e Adriano Tolomei amministratore delegato di Ecoambiente. Era assente Roberto Mazzoni, presidente della Fondazione Rovigo festival, che collabora all’organizzazione.
Sono quattro le linee: esplorare, attivare, performare ed elaborare, coinvolgendo il centro storico, il museo dei Grandi fiumi, piazzetta Annonaria, le piazze Matteotti, Garibaldi e Merlin, parco Maddalena, la scuola Maini di Borsea, la Pescheria e il palasport, poi fuori programma, «palestre all’aperto - spiega Sivier - con le associazioni della città e delle frazioni che porteranno le proprie attività all’aria aperta». Saranno coinvolti anche ragazzi delle scuole superiori e ci sarà un laboratorio di ricerca sulla fisica nucleare grazie all’Istituto nazionale di fisica e all’università di Padova.
«La nostra idea - sottolinea Cattozzo - è stimolare cittadini e visitatori a diventare parte attiva dei processi di riqualificazione della città». «È un festival di grande valore innovativo - ha aggiunto Bagatin - cerchiamo di dare lustro e visibilità ai nostri luoghi».
Gli appuntamenti
Ci saranno così l’installazione urbana fotografica diffusa (oltre 150 scatti) di Mattia Zoppellaro, “È ancora qui”, che parlerà di Rovigo e dei rodigini che la vivono, con l’idea di far cogliere da angolazioni diverse le quotidiane sfumature, proponendo itinerari percorribili a piedi, in bici o in auto; la mostra al museo “Arte, terra, acqua” di Roberto Ghezzi e Antonio Massarutto, il racconto di come il Polesine si sia contraddistinto da un continuo e rinnovato equilibrio tra uomo e natura, cui si uniscono i recenti e drammatici effetti dei cambiamenti climatici. Poi i progetti di rigenerazione urbana del Comune (in piazzetta Annonaria), mostra e conferenza in Pescheria su “Masutti e Miozzo, l’architettura del ‘900 e la rigenerazione urbana” (11 settembre) a cura dell’Ordine degli Architetti, che approfondirà il lavoro dei due architetti a partire dal progetto delle case Balilla fino ai complessi residenziali in Commenda ovest, Adria, Lendinara e Costa. Durante la settimana, poi, ci sarà un censimento del territorio polesano con il Mart di Rovereto e l’università di Padova, che sarà proseguito dagli studenti delle superiori cittadine nei prossimi mesi. In agenda alle Due torri la presenza degli Psycodrummers e di Zentequerente: band di percussioni i primi a chiudere il festival il 17, muralista il secondo che realizzerà con i giovani venti tavole da skateboard per portare i giovani a questa disciplina (12 e 13 settembre).
Un murale sarà realizzato alla scuola Maini da parte dell’artista Marqusart, una grande mappa della città, che verrà inaugurato dalla camminata RoRe Run organizzata dall’Uisp (16 settembre dalle 16.30 alle 18.30, nella piazza della frazione).
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