TREVISO - Per introdurre l'esposizione «Giappone.
La riproduzione in vetroresina, realizzata da un artigiano toscano, è alta 3,2 metri ed anticiperà un percorso espositivo interno in cui si succederanno anche 120 «robot» di altezza compresa fra i 60 ed i 120 centimetri, databili tra il 1972 ed il 1984, tra i quali altre riproduzioni dello stesso Mazinga Z, Goldrake e Jeeg Robot d'Acciaio.
La mostra, curata da Adriano Madaro e Francesco Morena, ha l'obiettivo di illustrare alcuni degli aspetti più affascinanti della cultura tradizionale del Giappone, attraverso l'esposizione di oggetti d'arte prodotti fra il XVII e il XX secolo. Fra questi, armi e armature, ceramiche e porcellane, rotoli e paraventi dipinti, lacche, stampe dell'Ukiyo-e dei grandi maestri (Hokusai, Utamaro e Hiroshige) tra cui anche le shunga (le immagini erotiche), netsuke, maschere, tessuti e kimono, sculture in legno e altri materiali.